In quella che YouTube ha salutato come una importante vittoria per l’intera rete telematica mondiale, una corte federale statunitense ha ribadito l’innocenza del portale di video-condivisione contro le accuse di infrazione di copyright mosse da Viacom. Accuse che vanno avanti da sei anni e che non si fermano qui, a quanto pare.
La vicenda che contrappone Viacom a YouTube è infatti di quelle che si trascinano per lustri, una querelle legale che aveva inizialmente visto YouTube trionfare e poi riabilitare parzialmente le pretese di giustizia da parte del gruppo newyorkese.
Ora arriva la sentenza del nuovo processo, ed è ancora una volta positiva per il portale di video-sharing: il “safe harbor” del Digital Millennium Copyright Act protegge YouTube dalle accuse di infrazione del copyright, ha stabilito il giudice Louis Stanton, e le tesi di Viacom secondo cui la prova del fatto che YouTube “non poteva non sapere” dell’infrazione del copyright di decine di migliaia di clip ospitate sui suoi server spetti a YouTube stessa è “stravagante”, “ingegnosa” e “anacronistica”.
Sul blog corporate YouTube canta vittoria: la decisione del giudice Stanton “è una vittoria non solo per YouTube, ma anche per i miliardi di persone che si affidano al web per scambiare liberamente idee e informazioni”. Viacom, invece, ha deciso di ricorrere ancora una volta in appello.
Alfonso Maruccia