Una GIF animata, un testo 3D e una clip audio in loop. Il meme prima dei meme, il virale prima che la viralità diventasse un’etichetta da appiccicare ai contenuti Web. YTMND sembra poter essere l’ennesima vittima (al pari tra gli altri di MySpace) di un cambiamento che sul Web si manifesta inevitabile e inesorabile, destinato all’oblio, oscurato dalle dinamiche di condivisione che oggi passano quasi esclusivamente dalle bacheche di social come Facebook, Twitter o Instagram.
RIP YTMND?
Fondato nel 2004 da Max Goldberg, in breve tempo il sito è divenuto punto di riferimento per una parte della community online, attirando a sé comportamenti e contenuti, va detto, dalla natura talvolta discutibile. Nei giorni scorsi qualcuno si è accorto di un down, con le pagine dell’archivio improvvisamente irraggiungibili e quella principale che mostra un messaggio piuttosto chiaro su quanto sta accadendo. La firma è quella del suo creatore.
YTMND ha subito un fallimento catastrofico. Non è ancora deciso se il sito tornerà oppure no. Sono attivamente al lavoro sul ripristino dei dati, ma chissà cosa riserverà il futuro.
Ci ha però pensato l’Internet Archive a riportare online almeno una parte del database, più precisamente 787 GB di contenuti ora accessibili mediante la Wayback Machine. Così che tormentoni come la Picard Song e la Batusi Dance di Batman possano essere tramandati ai posteri. Com’è giusto che sia.
YOU'RE THE ARCHIVE NOW, DOG
Archive Team just backed up YTMND because DUH. 787gb of repeating memesanity. Good work, team
— Jason Scott (@textfiles) August 13, 2018
La probabile chiusura non giunge in ogni caso come un fulmine a ciel sereno. Già nell’agosto 2016 Goldberg aveva anticipato la volontà di mandare in pensione il progetto, facendo riferimento sia all’impossibilità di sostenerlo dal punto di vista economico con l’advertising sia a problemi di natura personale, più nel dettaglio di salute.
A parte essere una capsula del tempo, non vedo ragioni perché continui a esistere… Pare che Internet sia andato avanti… E io anche. Non nutro più molto interesse per il sito se non come verso un bel ricordo.
Gli upload sono stati interrotti nel maggio dello scorso anno, dopo che Google ha disattivato la prima versione del sistema anti-spam ReCAPTCHA. Una curiosità: il nome è una citazione alla frase “You the Man Now, Dog!” pronunciata da Sean Connery nel film Scoprendo Forrester.