Emergono nuovi dettagli sull’architettura alla base dei prossimi processori AMD, pensati per competere contro i Core i7 di Intel. A quanto sembra, le versioni FX “Zambezi” dedicate ai computer desktop arriveranno sul mercato in quattro varianti, da otto, sei e quattro core. La sigla FX-4xxx sarà riservata ai quad-core, mentre le altre serie saranno abbreviate in FX-6xxx e FX-8xxx.
Gli Zambezi saranno realizzati con processo produttivo a 32 nm, lo stesso dei Sandy Bridge. Il design modulare di tutti Bulldozer prevede comunque un blocco dual-core di base nel quale sono integrati due core integer indipendenti ed una singola FPU condivisa. Ogni core nel modulo condivide con l’altro la cache L2, oltre alle logiche di fetch e decode. Grazie a questo accorgimento, e alla tecnologia Flex FP , ogni blocco unico del Bulldozer è efficiente quasi quanto quello di due core separati, pur essendo meno avido di risorse.
Le frequenze di clock di queste nuove APU sono ancora avvolte dal mistero ma già sappiamo che il loro TDP massimo oscillerà tra i 95 Watt dei Bulldozer “standard” e i 125 Watt dei top di gamma. A livello di memoria cache, AMD fornirà 2 MB di cache L2 ad ogni coppia di core. I modelli quad-core avranno quindi 4 MB di L2 e gli eight-core potranno sfruttare 8MB di cache.
Anche la cache L3 verrà distribuita in maniera differente a seconda del modello, ma in questo caso 8 megabyte rappresenteranno il massimo disponibile. Come noto, con l’architettura Advanced Micro Devices debutterà anche un controller di memoria tutto nuovo, in grado di supportare DDR3 fino a 1866MHz, ma i processori Socket AM3+ realizzati dal chipmaker americano non saranno compatibili con le “classiche” motherboard . La nuova data da attendere per l’uscita è il 20 giugno .
Roberto Pulito