Aspira al ruolo di outsider Zeebo , console che aspira ad essere ammessa nel regno in cui duellano Sony, Nintendo e Microsoft: pensata innanzitutto per i mercati emergenti, Zeebo sembra portare una ventata di freschezza nel panorama videoludico, sia a livello tecnologico che di contenuti. Questo grazie ad un business model studiato ad hoc, incentrato sulla connettività mobile e arricchito con partnership stabilite con grandi nomi del settore. Il tutto, ad un prezzo più che competitivo, destinato al ribasso.
L’ondulata console, prodotta dall’omonima startup parzialmente finanziata da Qualcomm , si appresta ad essere una piccola rivoluzione nel mercato per svariati motivi, primo tra tutti per la mancanza di un supporto ottico: ciò si traduce nella fornitura di contenuti solo ed esclusivamente via wireless , tramite l’apposito marketplace sviluppato ad hoc.
A livello di specifiche tecniche, Zeebo monta un chipset Qualcomm con processore ARM 11/QDSP-5 da 528MHz (lo stesso utilizzato da Sony Ericsson su Xperia X1 ), mentre il comparto grafico è gestito da una Qualcomm Adreno 130, con 1Gb di NAND Flash, DDR SDRAM da 128Mb.
Chiunque si aspetti prestazioni da urlo sarà deluso: secondo alcune stime, la potenza della CPU della console è una via di mezzo tra i primi due esemplari di Sony. La grafica, quindi, non sarà dettagliatissima ma, come dimostrano i numeri relativi alle vendite di Wii, non è tutto. A livello di software, la console è sviluppata su piattaforma DREW ed è dotata di una UI appositamente dedicata. I formati video supportati sono PAL-M e NTSC, con risoluzione VGA da 640×480. Il vero punto di svolta della console risiede nella connettività : Zeebo è dotata di modulo integrato GSM/GPRS/EDGE Quad Band e UMTS HSDPA/HSUPA Tri Band. Niente WiFi, niente Ethernet: il sistema è pensato per lavorare esclusivamente in connettività mobile, dal momento che è stato appositamente ideato per mercati emergenti dove imperversa il digital divide. Oltre all’ingresso per i controller su tutta la superficie della console campeggiano i connettori del cavo RCA, 3 porte USB ed uno slot di espansione per schede SD.
L’introduzione del wireless mobile rappresenta la seconda, piccola rivoluzione del sistema, che è direttamente interfacciato all’apposito MarketPlace e che adotta come modello di business il pay-per-play : i giochi sono in vendita esclusivamente sullo store dedicato e, una volta acquistati, vengono recapitati direttamente sul dispositivo, allo stesso modo delle piattaforme online utilizzate da Nintendo, Microsoft e Sony per le proprie console. Al momento dell’acquisto, la console porta in dote quattro giochi precaricati. Ce n’è per tutti i gusti: dall’ormai classico Fifa 09 , immancabile per il lancio nel paese del futebol bailado , a Need for Speed Carbon , da Brain Challenge a Prey Evil , senza contare la possibilità di scaricare in maniera gratuita, come regalo di benvenuto, l’ormai classico Quake . Ma non è finita qui: sul sito sono stati già elencati altri 15 titoli disponibili per la console, tra i quali spiccano bestseller come Tekken 2 , Quake 2 , Double Dragon , Resident Evil 4 , Duke Nukem 3D e Street Fighter Alpha .
Cio è possibile grazie alle partnership strette con alcune delle più blasonate softwarehouse che competono sul mercato, tra cui Capcom, EA Mobile, THQ, Namco, PopCap Games, nonché Gameloft, Activision e Sega. I titoli venduti avranno un prezzo molto appetibile al pubblico consumer, addirittura di poco superiore a quello promesso dal mercato nero: una scelta simile dovrebbe – secondo i vertici di Zeebo – eliminare a di fatto l’appetibilità del download pirata. In totale, si prospetta un elenco di giochi a disposizione potenzialmente infinito, dal momento che l’intero business è incentrato più che altro su vecchi e gloriosi titoli e sul retrogaming in generale.
Ogni gioco sarà geolocalizzato e potrà essere archiviato nella memoria interna, forse troppo limitata per poter contenere un vasto numero titoli. Nonostante i produttori non spieghino se la memoria a disposizione è effettivamente espandibile tramite lo slot SD, quello dello spazio a disposizione sembra essere uno dei punti deboli della console. In mancanza di spazio sufficiente ad archiviare tutti i titoli acquistati, l’utente potrebbe essere costretto a fare un’attenta selezione di cosa tenere e cosa dover sacrificare per poter giocare ad un nuovo titolo. Come ribadito dal CEO John F. Rizzo, inoltre i giochi vengono assegnati ad un unico ID compatibile con una singola console e non possono essere in alcun modo copiati o trasferiti, eliminando di fatto tutte le possibilità di veicolare in altra maniera i titoli a disposizione.
Il team di sviluppatori della console parla del prodotto come di un dispositivo che potrebbe segnare l’iniziazione al mondo videoludico casalingo per molti utenti di paesi meno battuti dalle tre sorelle dell’industria. Zeebo è studiata per coprire il mercato di paesi in espansione rientranti nella sigla BRIC , ovvero Brasile, Russia, India e Cina. Il dispositivo verrà commercializzato inizialmente il prossimo mese in Brasile, per poi essere esteso alle altre zone, ad un prezzo più che appetibile: l’anteprima verdeoro costerà intorno ai 199 dollari, mentre le successive release vedranno decrescere il prezzo di ulteriori 20 dollari, sino ad arrivare al prezzo di 149 dollari previsto per il 2010.
A causa della spiccata vocazione alla geolocalizzazione dei contenuti e alla blindatura del sistema non è dato sapere se gli utenti di altri paesi potranno acquistare ugualmente la console: attualmente Zeebo non rilascia dichiarazioni in merito, mentre non è dato sapere se i dispositivi acquistati su circuiti terzi o d’importazione funzioneranno anche in assenza di contenuti disponibili nella propria lingua madre. Per il futuro si prospettano nuove partnership che porteranno a nuovi titoli e a nuove periferiche: a rivelarlo, oltre al sito web dedicato alla console, è anche la presenza delle porte USB, che serviranno per interfacciare la console con dispositivi esterni come dance pad , i tappetini interattivi per i giochi danzerecci, microfoni e chitarre. Quest’ultimo oggetto non può che far pensare ad una sola cosa, ovvero all’inclusione nella lista di titoli disponibili della fortunata serie di titoli all’ultimo riff come Guitar Hero o Rock Band. Forse, verrà presto il tempo di Rock In Rio .
Vincenzo Gentile