Colloquio diretto tra Volodymyr Zelensky ed Elon Musk. A rendere noto il confronto è stato il presidente ucraino, identificato a livello globale come primo difensore dell’Ucraina fin dall’inizio dell’invasione russa. Questo il post condiviso nel fine settimana su Twitter.
Ho parlato con Elon Musk. Gli sono grato per il supporto all’Ucraina, a parole e nei fatti. La prossima settimana riceveremo un altro carico di sistemi Starlink per le città distrutte. Abbiamo discusso di possibili progetti spaziali. Ne parlerò dopo la guerra.
Starlink e non solo: Musk al fianco di Zelensky
Il riferimento è ovviamente all’attivazione del servizio Starlink nel territorio e all’invio in loco delle apparecchiature necessarie per connettersi a Internet attraverso la rete di satelliti mandati in orbita da SpaceX. Una tecnologia che, per stessa ammissione di Musk, può però mostrare il fianco ad azioni di spionaggio da parte del Cremlino.
A chiedere una mano all’uomo più ricco del mondo era stato, nei primi giorni di guerra, il vice primo ministro Mykhailo Federov. L’appello non è rimasto inascoltato, così come quello rivolto alla community mondiale di hacker, schieratasi in gran parte al fianco dell’Ucraina e fin da subito attiva nel prendere di mira bersagli e infrastrutture online russe.
Tornando a Musk, nel fine settimana è intervenuto sulla delicata questione relativa all’approvvigionamento di energia che sempre più sta creando difficoltà all’occidente. Con una presa di posizione di certo non scontata per il numero uno di Tesla, ha invocato un incremento della produzione di petrolio e gas. Ha inoltre auspicato un massiccio ritorno al nucleare da parte dell’Europa.
Al momento non è dato a sapere di che natura siano i progetti spaziali citati da Zelensky nel tweet. Fa ben sperare la promessa di parlarne in modo approfondito dopo la fine della guerra. Speriamo dunque di conoscerne di più presto, anzi prestissimo.