Zoep, plugin VoIP per Firefox

Zoep, plugin VoIP per Firefox

L'extension per la telefonia su internet trasforma il browser del panda rosso in un client VoIP a tutti gli effetti. Un pericolo per Skype&C?
L'extension per la telefonia su internet trasforma il browser del panda rosso in un client VoIP a tutti gli effetti. Un pericolo per Skype&C?


Birmingham – Per una buona conversazione VoIP da PC: accendere il computer, connettersi ad internet e aprire il client VoIP. Questa potrebbe essere l’indicazione che un ipotetico (e anche un po’ fantozziano) vademecum potrebbe riportare, contemplando la maggioranza dei casi in cui un utente sia dotato di uno dei numerosi soft-VoIP disponibili in rete. Ma ora potrebbe bastare solamente l’apertura del browser. Chi usa Firefox, ad esempio, per il VoIP può sfruttare il plugin Zoep.

Zoep, attualmente in versione beta e dedicato ai soli sistemi Windows, è open source ed è disponibile su questa pagina . Una volta scaricato e installato, consente all’utente di effettuare telefonate VoIP e avviare chat dal browser.

La piattaforma OpenZoep è dichiarata compatibile per essere utilizzata con utenti che utilizzano Jabber, incluso quindi anche Google Talk. Ulteriori sviluppi Zoep prevedono voice-mail, interoperabilità SMS e un numero telefonico per la reperibilità da utenze “landline” (linee tradizionali di telefonia fissa) o mobili.

Scritto per la versione 1.5 di Firefox, Zoep è stato sviluppato e aggiornato da Glaxstar Limited. Il direttore generale e fondatore Ian Hayward ha dichiarato: “Zoep è lo strumento perfetto per utenti brillanti di Firefox che vogliono integrare comunicazione e navigazione con il minimo sforzo. E’ perfettamente logico unire funzionalità telefoniche e di chat nel proprio browser, che spesso è il software più sfruttato sul proprio desktop. E ora non si dovrà più smettere di navigare per rispondere a una telefonata”.

Una presentazione estremamente favorevole e che, essendo relativa ad un prodotto open source, è comunque a disposizione del pubblico per essere condivisa o criticata. Ma, come spesso accade, il mantenimento di una versione “Beta” implica sempre la plausibilità di qualche eventuale difetto o instabilità.

Dario Bonacina

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Pubblicato il
2 feb 2006
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