I risultati finanziari relativi alla trimestrale conclusa a fine aprile fotografano la crescita di Zoom nel periodo in cui a livello globale si è assistito a una vera e propria corsa all’adozione di piattaforme per lo smart working, la comunicazione da remoto e la didattica a distanza. I numeri fotografano un business più che mai in salute: entrate per 328,2 milioni di dollari con un +169% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Zoom: il business è letteralmente esploso
Per capire quanto la crescita sia stata repentina è sufficiente citare che nel mese di aprile il servizio ha visto connettersi ai propri server fino a 300 milioni di partecipanti ai meeting in un solo giorno, mentre nel dicembre 2019 il picco massimo era di soli 10 milioni. Ancora, la durata complessiva delle conversazioni gestite è passata da 100 miliardi di minuti a due bilioni di minuti da gennaio ad aprile. Queste le parole del CEO e fondatore Eric S. Yuan.
Siamo onorati dall’adozione accelerata della piattaforma Zoom nel mondo durante il trimestre. La crisi legata a COVID-19 ha spinto l’utilizzo di Zoom per interazioni faccia a faccia e collaborazione. Gli scenari d’uso si sono moltiplicati con il servizio integrato nei contesti lavorativi, di apprendimento e nella vita personale. Abbiamo dato supporto a un volume senza precedenti di utenze gratuite, incluse oltre 100.000 scuole per ragazzi di tutto il mondo che hanno scelto Zoom per fornire la migliore esperienza di educazione online.
In ambito enterprise Zoom oggi è la soluzione adottata nel mondo da oltre 265.400 aziende con più di dieci dipendenti, un dato in crescita del 354% in un anno. È anzitutto per soddisfare le loro esigenze che la società di recente ha impegnato denaro e risorse per migliorare il proprio prodotto sul fronte dell’affidabilità e della sicurezza. Nell’intervento di Yuan anche un cenno alle donazioni effettuate verso realtà impegnate in progetti per l’inclusione digitale e la tutela della salute.
In questo trimestre abbiamo anche lanciato Zoom Cares, la nostra entità corporate di filantropia, con le prime sovvenzioni a San Jose Digital Inclusion Fund, Destination Home, CDC Foundation, World Health Organization e CDE Foundation.
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L’organigramma dell’azienda di recente è stato ampliato per includere tra gli altri Damien Hooper-Campbell (Chief Diversity Officer), Velchamy Sankarlingam (President of Product and Engineering) e Alex Stamos (ex Facebook esperto di sicurezza). Al fine di migliorare la qualità del servizio offerto Zoom ha inoltre scelto di affidarsi al cloud di Oracle e di allestire due centri di ricerca e sviluppo negli Stati Uniti.