Andato in scena nei giorni scorsi per ovvie ragioni in forma esclusivamente virtuale, l’evento Zoomtopia 2020 ha visto Zoom presentare le novità destinate al servizio, funzionalità inedite realizzate sulla base dei feedback raccolti dagli utenti e in alcune occasioni ispirate a quanto già implementato con successo dalla concorrenza.
Zoom: le novità da Zoomtopia 2020
È il caso di ciò che è stato battezzato Immersive Scenes, del tutto simile alla Together Mode di Microsoft Teams: si tratta sostanzialmente di un sistema che anziché mostrare sullo schermo tutti gli utenti che partecipando a un meeting in riquadri separati ne scontorna il volto e li posiziona uno a fianco dell’altro su uno sfondo preimpostato. Un esempio piuttosto esplicativo qui sotto con una classe di alunni collegati da casa per la didattica a distanza (o didattica digitale integrata).
Ci sono poi le reazioni, modalità di interazione tipicamente social che ormai ha contagiato anche le soluzioni per la produttività.
Ancora, chi organizza un incontro su Zoom può ora vedere il video trasmesso da chi si trova nella sala d’attesa in attesa dell’autorizzazione per unirsi al gruppo.
A questo si aggiungono due feature che fanno leva sull’intelligenza artificiale: la prima è quella per l’attivazione automatica della High-Fidelity Music Mode annunciata il mese scorso (utile soprattutto a chi fa o segue lezioni di musica da remoto), l’altra è invece stata chiamata Recording Highlights e si occupa di individuare i passaggi più importanti di una riunione mettendoli in evidenza una volta che la registrazione è caricata sul cloud.
[gallery_embed id=130222]
Ricordiamo infine che sta prendendo il via il rollout della tanto attesa crittografia end-to-end chiesta a gran voce dagli utenti e finalmente pronta per l’implementazione nella piattaforma.