Le crescita quasi esponenziale nel numero di utenti che nelle ultime settimane a causa dell’emergenza coronavirus hanno scelto Zoom per comunicare o lavorare è stata purtroppo accompagnata dalla comparsa di diversi problemi e vulnerabilità riguardanti il software, tanto che lo sviluppatore ha deciso di mettere in pausa per tre mesi il rilascio di nuove feature così da potersi concentrare sulla loro risoluzione. Non è bastato per convincere Elon Musk, che ne ha proibito l’utilizzo tra i dipendenti di SpaceX. Stanno facendo altrettanto le autorità di New York per quanto riguarda l’ambito e-learning.
No a Zoom per le scuole di New York
No a Zoom per le scuole, dunque: per la didattica a distanza si scelgano altre soluzioni. Riportiamo di seguito in forma tradotta la dichiarazione attribuita a un portavoce del New York City Department of Education che suggerisce di optare per strumenti diversi, Microsoft Teams in primis, ritenuti più rispettosi della privacy e meno esposti a falle.
Fornire un’esperienza di apprendimento da remoto sicura è essenziale per i nostri studenti e, in seguito a una ulteriore revisione legata alle preoccupazioni per la sicurezza, le scuole dovrebbero abbandonare Zoom il prima possibile.
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La misura andrà a impattare circa 1,1 milioni di studenti presenti nelle oltre 1.800 scuole della Grande Mela e dei suoi cinque distretti. A pesare in modo significativo sulla decisione il parere fornito dal Cyber Command, realtà che ha preso vita a New York nel 2018 proprio con l’obiettivo di mantenere al sicuro i cittadini da attacchi, minacce e vulnerabilità di natura informatica.