Prosegue senza sosta il lavoro di Zoom finalizzato al miglioramento della piattaforma, in particolare quello concentrato sul perfezionamento di quanto concerne privacy e sicurezza. Oggi sulle pagine del blog ufficiale due interventi: uno in merito alla crittografia end-to-end che a differenza di quanto annunciato in un primo momento verrà messa a disposizione di tutti, l’altro per segnalare alcune funzionalità che vengono introdotte come parte del 90-Day Security Plan avviato a inizio aprile.
In arrivo novità per la privacy e meeting su Zoom
Le novità riguardano la gestione degli account così come quella delle riunioni per consentire un controllo evoluto di quanto avviene durante un incontro su Zoom. Eccole:
- aggiunta un’opzione che consente agli amministratori di disabilitare la possibilità di autenticazione attraverso l’accoppiata email-password costringendo gli utenti a utilizzare SSO (Single Sign-On) o altri metodi offerti dal servizio per il login;
- gli amministratori possono inserire in una whitelist domini diversi dal proprio così che i partecipanti possano bypassare la sala d’attesa e unirsi direttamente al meeting;
- gli amministratori possono disabilitare la possibilità offerta ai partecipanti di aggiungere annotazioni a una schermata condivisa, agendo in modo individuale, di gruppo o collettivo;
- è ora possibile applicare il comando “Unmute All” per attivare il microfono a tutti i partecipanti in un colpo solo nei meeting che coinvolgono meno di 200 persone;
- gli organizzatori e gli speaker dei webinar possono eliminare domande e commenti inviati tramite Q&A e chat durante gli incontri;
- gli utenti e gli amministratori sono ora in grado di impostare per quanto tempo Zoom può salvare dati come log delle chiamate, registrazioni, messaggi vocali e trascrizioni.
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Forte di una crescita importante registrata negli ultimi mesi, complice anche la corsa all’adozione delle soluzioni per smart working, didattica a distanza e comunicazione da remoto, Zoom si è trovata nella posizione di poter ampliare il proprio organico assumendo pezzi da novanta come Alex Stamos (ex Facebook), Velchamy Sankarlingam (ex VMware) e Damien Hooper-Campbell (ex eBay e Google) per migliorare la qualità e l’affidabilità del servizio offerto.