La repentina crescita della base utenti registrata da Zoom in conseguenza all’adozione su larga scala di soluzioni per lo smart working (fino a 300 milioni di account connessi su base quotidiana) ha portato alla luce alcune pecche del servizio. Ad ammetterlo la stessa software house che dopo aver raccolto i feedback si è messa al lavoro per porre rimedio ai problemi emersi. Uno step importante di questo percorso è quello che vede la stretta di mano con Oracle.
I meeting di Zoom sul cloud di Oracle
I meeting della piattaforma sono ora gestiti sull’infrastruttura cloud messa a disposizione dal gruppo statunitense. La scelta è ricaduta su OCI (Oracle Cloud Infrastructure) per quanto offerto in termini di prestazioni, scalabilità e affidabilità. Questo il commento di Eric S. Yuan, CEO di Zoom che più volte si pronunciato sull’esigenza di migliorare la qualità del servizio offerto soprattutto dal punto di vista di privacy e sicurezza.
Di recente abbiamo sperimentato la crescita più significativa nella storia della nostra azienda, che ha richiesto un enorme aumento della nostra capacità di servizio. Abbiamo preso in considerazione molteplici piattaforme e Oracle Cloud si è dimostrata una soluzione determinante nell’aiutarci a incrementare la nostra capacità e a soddisfare le esigenze dei nostri nuovi utent. Abbiamo scelto Oracle Cloud per la sua avanzata sicurezza, le prestazioni eccezionali e l’ineguagliato livello di assistenza.
I data center distribuiti in tutto il mondo garantiscono la possibilità di erogare un servizio di qualità in ogni area geografica, sgombrando il campo da timori legati al routing delle informazioni verso paesi che non prevedono normative adeguatamente stringenti sul trattamento dei dati. Di seguito le parole di Safra Catz, CEO di Oracle.
Le videocomunicazioni sono diventate una parte fondamentale delle nostre vite professionali e personali, e Zoom ha avuto un ruolo di guida nell’innovazione di questo settore. Siamo lieti di collaborare con Zoom, sia in qualità di fornitore della loro infrastruttura che di cliente, mentre l’azienda cresce e continua a mettere in contatto imprese, persone e governi di tutto il mondo.
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Il comunicato relativo alla partnership giunto in redazione afferma che il volume di informazioni trasmesse da Zoom ogni giorno attraverso i server cloud di Oracle ha già superato la soglia dei 7 PB (petabyte), l’equivalente a circa 93 anni di video in alta definizione.