Per il 2017, ZTE decide di affidarsi alle idee degli utenti, intraprendendo una strada concettualmente diversa da quella finora battuta dalla azienda stessa e dai suoi competitor.
Sebbene non abbia mai avuto problemi finanziari gravi come quelli di Kodak , questa società cinese stenta a raggiungere i volumi di vendita di altri suoi diretti concorrenti. Anche volendo escludere Samsung ed Apple – ormai quasi irraggiungibili – e limitandosi ai soli brand cinesi, nemmeno in patria ZTE riesce a trovare grossi consensi. Non è la prima azienda per numero di unità vendute, ma sta parecchio dietro a Huawei, Oppo, Vivo e anche altri marchi più giovani e con minore esperienza nel campo dei dispositivi mobile.
Lo scorso gennaio ZTE ha aperto un contest online denominato “Crowd Sourced X” per chiedere agli utenti quali caratteristiche avrebbero voluto vedere nel prossimo smartphone. Questa gara di design sostanzialmente aperta a tutti ha portato alla presentazione di 400 proposte, più o meno interessanti. Da questo folto gruppo di progetti pervenuti ZTE ha poi scelto tre idee e in agosto le ha sottoposte al vaglio degli stessi utenti online. Qualche giorno fa questa seconda fase di consultazione si è finalmente conclusa e ZTE ha potuto annunciare il vincitore e presentare l’idea migliore che nel 2017 si tradurrà in un vero e proprio device.
Lo smartphone ideato dagli utenti , che tra qualche mese ZTE metterà in produzione, integra tre idee innovative : una cover adesiva , un particolare tipo di schermo blocca-curiosi e un sistema di interazione con il dispositivo attraverso lo sguardo .
Il retro di questo smartphone sarà ricoperto da un polimero particolare in grado di attaccarsi alle superfici , ossia funzionerà più o meno come un bi-adesivo permettendo all’utente di fissare alla bisogna l’apparecchio su di una superficie – un muro, un piano inclinato, lo schienale di una poltrona ecc. – in modo da avere così le mani libere.
Lo schermo blocca curiosi consiste poi in una particolare tecnologia split-screen che permette al display di mostrare due immagini diverse : una a chi lo guarda perpendicolarmente e un’altra a chi “sbircia” da una diversa angolazione. In questo modo l’utente può settare una specie di innocuo salvaschermo inanimato o wallpaper da mostrare a chi guarda eventualmente e indiscretamente dai lati e allo stesso tempo continuare a usare il proprio apparecchio in (più o meno) completa discrezione.
Il sistema di interazione attraverso lo sguardo, invece, consiste in una particolare tecnologia che utilizza due mini-videocamere installate sulla parte frontale dello smartphone: una sopra il bordo superiore dello schermo, l’altra sotto il bordo inferiore. Questi due sensori rilevano il movimento degli occhi dell’utente e in base a questo impartiscono comandi al sistema operativo del device. Lo schermo dello smartphone sarà sempre di tipo touch – quindi l’utente, se vorrà, potrà continuare a impartire comandi tramite le dita – ma questo innovativo sistema gli permetterà anche di muoversi nello schermo (fare scrolling) usando il movimento degli occhi. Il tracciamento dello sguardo avviene grazie ai due sensori di cui sopra, che emanano una luce a infrarossi e ne tracciano il riflesso sulla cornea e sulla pupilla dell’utente .
Oltre a queste tecnologie hi-tech, il nuovo smartphone ZTE – di cui ancora non si conosce il nome – dovrebbe avere caratteristiche allo stato dell’arte, che però ancora pare non siano state definite. Molto probabilmente l’apparecchio monterà un SoC Snapdragon 823, 6GB di RAM, memoria di massa da 128GB, fotocamera posteriore da 16 megapixel, fotocamera frontale da 8 megapixel e batteria da 4.000mAh.
Nicola Bruno