Le iniziali ambizioni del progetto Libra, fortemente voluto da Facebook, sembrano ormai un lontano e sbiadito ricordo. La volontà di rivoluzionare l’economia globale
con il lancio di una criptovaluta alternativa a Bitcoin è stata ben presto ridimensionata, anche in conseguenza alle tante critiche giunte da ogni parte, in primis dal mondo delle istituzioni. L’iniziativa ha perso partner importanti e cambiato nome, ora si chiama Diem, puntando a proporre una stablecoin ancorata al valore del dollaro.
Diem con Silvergate per la stablecoin
A tale scopo è stata annunciata la collaborazione con Silvergate Bank per l’emissione della moneta virtuale negli Stati Uniti. Come conseguenza, l’associazione di cui fa parte anche FB sposterà la propria sede operativa dalla Svizzera agli USA. Queste le parole del CEO Stuart Levey, da un anno alla guida.
Siamo impegnati nel creare un sistema di pagamento sicuro per i consumatori e per i business, rendendo le transazioni più sicure e più economica, traendo vantaggio dalla tecnologia della blockchain per offrire i benefici del sistema finanziario a più persone nel mondo. Guardiamo avanti per lavorare con Silvergate al fine di realizzare questa visione.
Le capre di Mark Zuckerberg e Bitcoin
Restando in tema, non è passato inosservato nei giorni scorsi il post condiviso da Mark Zuckerberg, visibile qui sotto.
Le mie capre: Max e Bitcoin.
Come prevedibile, molti si sono immediatamente cimentati nel tentativo di interpretare il post, qualcuno ipotizzando la volontà di manifestare un esplicito interesse nei confronti di Bitcoin o di altre criptovalute. C’è chi si è spinto oltre, pronosticando un’uscita di Facebook dal progetto Diem. Altri hanno invece richiamato alla mente quanto raccontato anni fa da Jack Dorsey, numero uno di Twitter e diretto concorrente, che invitato a cena da Zuckerberg lo ha visto uccidere una capra per poi cucinarla: il CEO di Facebook sta pensando a come porre fine all’esistenza di Bitcoin?