Microsoft ha annunciato che dal prossimo 15 novembre ritirerà anche l’ultimo dei servizi associati al suo marchio per i lettori musicali Zune .
Il marchio Zune rappresentava la risposta di Redmond ad iPod, ma l’antagonismo con il lettore musicale della concorrenza aveva finito per segnarne inevitabilmente la sconfitta: la lotta era stata spesso senza speranza, e Zune HD, l’ultimo lettore MP3 della serie, che al 2008 in totale aveva venduto circa 2 milioni di unità contro i milioni di iPod venduti ogni mese per anni, è uscito dal catalogo Microsoft da ormai quattro anni. Questo, nonostante Microsoft abbia cercato in tutti i modi di rimodulare la sua offerta per rappresentare una reale alternativa ai prodotti ed ai servizi musicali con la Mela.
In ogni caso il nome Zune non era tramontato con l’hardware: ai lettori musicali, d’altra parte, era associato, non a caso in quanto in contrapposizione con iTunes, anche un Marketplace a cui si era poi aggiunta una piattaforma di streaming e per il download di musica, Zune Music Pass. Zune Marketplace era stato originariamente disponibile solo negli Stati Uniti, con contenuti proposti a partire da ottobre 2010 anche in diversi paesi europei, tra cui l’Italia. Tuttavia già nel giugno del 2012 Microsoft aveva deciso di far confluire il servizio in Xbox Music.
Con l’abbandono dei dispositivi e del marketplace, le ultime vestigia del marchio Zune erano rappresentate da Zune Music Pass , servizio ad abbonamento a 9,99 dollari al mese che oltre all’accesso streaming illimitato permetteva di scaricare 10 tracce gratuite al mese.
In realtà il servizio era già stato precluso ai nuovi abbonati, ma a partire da metà novembre prossimo anche gli affezionati di lunga data dovranno cambiare piattaforma: confluiranno in Groove Music Pass, versione aggiornata del servizio conosciuto con il nome di Xbox Music.
Come Zune Music Pass tale servizio costa 9,99 dollari al mese (con possibilità di abbonamento annuale a 99,90 dollari) e promette – accanto ad una piattaforma migliore – il collegamento a OneDrive ed ai diversi dispositivi legati alla piattaforma Groove. Sarà invece eliminata la possibilità di download di 10 tracce al mese. Problemi, inoltre, potrebbero esserci con il sistema di autenticazione DRM di Zune: stessa pesante eredità già affrontata dal passaggio da MSN Music a Zune Marketplace.
Claudio Tamburrino