Era l’ottobre dello scorso anno quando una donna del Minnesota scagliava le sue ire legali contro uno dei pesi massimi del social gaming, la statunitense Zynga. Una feroce class action veniva così avviata contro i creatori del celebre FarmVille , accusati di aver violato ripetutamente la privacy di più di 200 milioni di utenti a stelle e strisce, consegnando dati personali nelle grinfie dei signori della pubblicità .
È solo una delle grane che Zynga ha dovuto finora affrontare a causa di certe sue policy in materia di privacy. Il colosso del social gaming ha ora annunciato una nuova piattaforma videoludica, modellata sulla scia dell’altro best seller CityVille . Ma non si tratterà di piantare ortaggi o dar da mangiare alle vacche: gli utenti di PrivacyVille andranno alla scoperta di una società scrupolosamente attenta al diritto alla riservatezza .
In sostanza, tutti gli utenti interessati potranno navigare attraverso una mappa cittadina, divisa per argomenti fondamentali per la privacy dei villains di Zynga. Dall’ advertising alla condivisione di dati, dalle password agli indirizzi di posta elettronica. I gamer di PrivacyVille potranno sapere di tutto, compiendo dei progressi di gioco con una serie di facili quiz per ciascuno degli argomenti legati alle policy .
Zynga ha cercato di evitare ogni fraintendimento: PrivacyVille non sostituirà le tradizionali policy in materia di privacy. L’idea è molto più semplice, per coinvolgere gli utenti e renderli più consapevoli. Magari anche soddisfatti: il completamento dei vari livelli di PrivacyVille darà la possibilità di acquisire valuta virtuale da spendere poi negli altri universi social creati da Zynga.
Mauro Vecchio