Pessimi risultati trimestrali per Zynga, dopo la crisi dell’impero digitale di Mark Pincus. Il colosso californiano ha riportato un fatturato complessivo di 231 milioni di dollari alla fine dello scorso giugno, più del 31 per cento in meno rispetto allo stesso periodo nell’anno precedente . L’ultimo trimestre di attività finanziaria ha così confermato quanto sofferto da diversi mesi, un continuo aumento delle perdite nette e del valore azionario della società leader nel social gaming.
Al di là del successo di titoli come FarmVille e Words With Friends – ancora nella top ten dei giochi più apprezzati dagli utenti di Facebook – e dei circa 4,2 milioni di utenti attivi ogni mese sulla sua piattaforma di gioco, Zynga sembra vivere un momento di grande difficoltà nel passaggio di leadership da Pincus al nuovo CEO Don Mattrick, che non ha certo nascosto le insidie del mercato a cui andrà incontro la sua nuova società.
Per questo motivo, la linea societaria tracciata da Mattrick opterà per un sorprendente ritorno alle origini del social gaming, dopo che la stessa Zynga aveva annunciato un tuffo in grande stile nel gioco d’azzardo online. Numerosi osservatori sono però concordi: l’azienda californiana non sarà certo in grado di competere con colossi del settore come, ad esempio, Bwin. E infatti nell’ultima trimestrale si è previsto un ritorno alle basi rinunciando alla richiesta della licenza per le attività di gambling negli Stati Uniti .
In sostanza , Zynga non permetterà di puntare soldi veri sul mercato a stelle e strisce, mantenendo la sperimentazione solo nel Regno Unito dove le scommesse sono più libere. Gli sforzi di Mattrick si concentreranno sullo sviluppo di nuovi titoli per gli ambienti mobile , ormai divenuti fondamentali per rincorrere la transizione alla mobilità degli utenti social.
Gli ultimi dati trimestrali hanno infatti visto scendere drammaticamente il totale degli utenti attivi ogni giorno sui vari titoli di Zynga, da 72 a 39 milioni nel giro di un anno . L’emorragia di giocatori ha portato gli analisti borsistici a dubitare fortemente delle previsioni pubblicate dalla stessa azienda californiana per la fine del prossimo trimestre di attività finanziaria. Il titolo è caduto del 13 per cento nelle contrattazioni after-hours.
Mauro Vecchio