La caduta dell’impero digitale di Mark Pincus, in un difficile comunicato stampa che ha segnato la fine di un’era nell’ambizioso mercato del social gaming. Dopo aver lanciato veri e propri tormentoni su Facebook – FarmVille , l’esempio più eclatante – il gigante californiano Zynga è caduto sotto i colpi dei suoi stessi utenti, che sembrano ormai aver abbandonato le piattaforme Web per le più diffuse esperienze di gioco casual su dispositivi mobile .
In sostanza Zynga non può più permettersi di mantenere un’azienda da quasi 3mila dipendenti, con uffici e case di sviluppo in tutto il mondo, dal quartier generale di San Francisco a Bangalore. Founder e CEO dell’azienda, Mark Pincus ha annunciato un’ondata di licenziamenti che investirà il 18 per cento – circa 520 impiegati – della forza lavoro globale di Zynga . Gli uffici di Los Angeles, New York e Dallas saranno chiusi entro agosto.
Una decisione sofferta , dettata da una urgente necessità di ristrutturazione aziendale con il consueguente taglio alla voce costi di gestione. Risparmiando in termini di salari, Zynga potrà recuperare una cifra variabile tra 70 e 80 milioni di dollari dalla fine di questa estate . Tra i lavoratori affetti vi sono anche i dipendenti di OMGPOP , la casa di sviluppo che ha dato i natali all’app in stile Pictionary Draw Something la cui acquisizione aveva già procurato qualche grattacapo .
Più che ai ricordi del successo di FarmVille, Pincus guarda alle sfide future con il nuovo titolo Running With Friends , capace di ottenere un punteggio medio di 4,5 stelle da quasi 23mila utenti sui vari marketplace degli OS mobile. Mucche e verdure da coltivare sono ormai il passato per Zynga, che deve abbandonare la pomposità gestionale di una classica Web company per abbracciare il modello più elastico e spartano delle case di sviluppo .
Mentre il titolo crolla in borsa – valore azionario di 2,99 dollari in discesa del 12 per cento dall’annuncio dei vertici di Zynga – Pincus riconosce che il futuro dell’azienda è segnato da uno sviluppo multipiattaforma, in particolare quelle mobile. Con la popolarità in picchiata dei vecchi titoli giocabili su Facebook (da desktop), l’azienda californiana aveva perso qualcosa come 209 milioni di dollari nel solo anno 2012 .
Mauro Vecchio