Next, l'apoteosi del mensile

Next, l'apoteosi del mensile

La carta stampata scopre la rete e le attribuisce un gergo e una vita tutta da succhiare. Se poi parlano di tecnologia si passa al puro intrattenimento
La carta stampata scopre la rete e le attribuisce un gergo e una vita tutta da succhiare. Se poi parlano di tecnologia si passa al puro intrattenimento


Roma – L’abbiamo succhiato dall’inizio alla fine il nuovo inserto mensile di Panorama, Next “I piaceri del terzo millennio”. Una fonte inesauribile di sollazzo per i maniaci della rete, quelli che come noi non riescono proprio a staccarsi dal computer. Gli “internet addict” per intenderci.

Trovate così geniali che pare impossibile siano contenute in sole 162 pagine patinatissime in un formato e in uno stile del tutto simili a quelli che hanno reso grande il Reader’s Digest… chi non lo ricorda?

L’ouverture, degna del migliore Woodhouse, è l’editoriale della prima pagina: “La specie si evolve”. Un bell’editorialone condito da frasi in un italiano agguerrito (“la storia dell’uomo che ha tuffato nelle reti, certo santissime, persino il Papa”) e posto, con grande ironia, proprio sotto una famosa immagine che qui riproduciamo. Immagine che molti conosceranno perché gira sulla rete da mesi e che ha un significato del tutto opposto al titolo sul quale campeggia. Non lo dicono, ma è chiaro che l’hanno messa proprio lì per ricordarci che le contraddizioni sono parte del gioco della vita, soprattutto quella del terzo millennio.

I baffi (per chi ce l’ha) s’arricciano irresistibilmente di nuovo con il sommario di pagina tre. Accanto a rubriche sul wireless come “Non farmi il filo” trovano posto i sorprendenti “Cyber Capricci” ma soprattutto “Ok il prezzo è giusto” e il capolavoro, “Toy Money”. Trendissimo.

Le migliori chicche sono di un autore d’eccezione, Carlo Rossella, giornalista prestato all’umorismo di prima classe nella sua rubrica tutto pepe “Non fare la chiocciola (se non hai niente da dire)”. Poche righe per segnare la storia con frasi celebri come “la corrispondenza email va trattata come le altre” oppure “il savoir fare digitale imporrebbe di rispondere immediatamente a ogni messaggio. Ma è del tutto inutile”. Tutto per superarsi un attimo dopo con “Quando si spedisce la cosiddetta email di gruppo è sempre meglio personalizzare” e ancora di più con “L’uso eccessivo di simboli usati dalla sottocultura internet può mettere in difficoltà alcuni utenti”. Attenzione dunque. Ma l’apoteosi la raggiunge con “ottima l’email purché si tratti soltanto di parole e non di immagini che mandano in palla il computer”. Poi conclude con un consiglio per gli “appassionati della posta elettronica”: “Mai farsi prendere dalla frenesia”.

Bypassando il boxino “Digital Nicoletta”, che stimola con il suo “ecco pezzo per pezzo tutto l’arsenale digitale ammassato da Nicoletta Mantovani”, e superando la pubblicità delle pagine successive, si arriva al piccantissimo “Senza niente”. Parla di webcam e macchine fotografiche digitali, unico vestito di due modellissime nude e ammiccanti. Come non ammirarne le qualità tecniche di riproduzione?

“Io tech tu no”. “A spasso per cybervetrine”. “Dove vai se il chip non ce l’hai”… Salti sulla sedia chi ce la fa ad aspettare un mese per il bis.

Robinson

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Pubblicato il
2 nov 1999
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