Podcasting, i blog acquistano la voce

Podcasting, i blog acquistano la voce

di M. Magnocavallo - Il termine Podcasting circola sul web e sui blog americani da qualche settimana: ecco cosa significa e come si può utilizzare
di M. Magnocavallo - Il termine Podcasting circola sul web e sui blog americani da qualche settimana: ecco cosa significa e come si può utilizzare


Il termine Podcasting circola sul web e sui blog americani ormai da diverse settimane, e già sembra che possa essere la prossima moda dopo il blog.

Ma che cos’è il Podcasting e da dove trae origine questo termine?

Podcasting è un sistema che permette di scaricare in modo automatico contributi audio, chiamati “podcast”, pubblicati da siti di news o blog utilizzando un semplice client gratuito.

Il termine Podcasting (Personal Option Digital Casting) è stato coniato verso la fine di settembre in un articolo, apparso sul blog di Doc Sears, dal titolo ” DIY radio with PODcasting , articolo ripreso nei giorni successivi da Wired e da altri siti che già in passato hanno lanciato nuove tendenze.

La tecnologia utilizzata è tanto semplice quanto potente: un feed RSS dotato di enclosure e un client che a intervalli regolari scarica il feed e ne ricava i puntatori ai nuovi brani audio pubblicati. A ben vedere, dunque, non si tratta di una nuova tecnologia o di un nuovo protocollo, ma di una nuova modalità d’impiego di tecnologie già esistenti.

La differenza e, in un certo senso “rivoluzione”, rispetto al classico streaming audio/video che da anni si fa sul Web è data da due novità: l’automatismo nelle operazioni di download dei nuovi contenuti e la possibilità di creare un proprio palinsesto personalizzato.

Da dove iniziare?

Innanzitutto è necessario installare un client gratuito come iPodder , disponibile per piattaforme Windows, o iPodderx (shareware), disponibile per Mac OS X; scegliere una o più fonti da cui attingere podcast e infine regolare la frequenza con la quale il client controllerà i vari siti per la presenza di nuovi contributi. Non appena il client avrà trovato un nuovo podcast, lo scaricherà automaticamente sul nostro computer: nulla vieta, poi, di memorizzarlo sul proprio lettore MP3.

Sul Web esistono già diversi siti, blog e directory che raccolgono i Podcast pubblicati in giro per il mondo. Un ottimo punto di partenza è ipodder.org (che al momento risulta però irraggiungibile, NdR), contenente una directory che raccoglie i Podcast divisi per argomenti e nazione, oppure audio.weblogs.com , che elenca in ordine cronologico gli ultimi podcast pubblicati.

In Italia Qix.it è stato il primo sito a lanciare la nuova “moda” e a pubblicare un podcast che è già arrivato alla quinta trasmissione: questo prevede, per ogni “puntata”, l’intervista ad uno dei personaggi della blogosfera italiana o dei principali siti d’informazione nostrani. Tra gli argomenti trattati di recente nel podcast di Quix.it c’è il moblogging (blog da cellulare), le novità presentate alla conferenza Web 2.0, Google Desktop ed altro ancora.

Come si fa a creare un podcast?

Gli strumenti necessari per registrare un Podcast sono alla portata di molti, se non di tutti: un microfono, un banale software per la registrazione audio e un editor di testo per creare il feed RSS con le enclosure. Un ottimo punto di partenza per informarsi sull’argomento è podcasters.org , una risorsa che offre, tra le altre cose, una guida per registrare podcast attraverso il celebre client VoIP Skype.

Marco Magnocavallo

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
3 nov 2004
Link copiato negli appunti