La nuova dottrina spaziale

La nuova dottrina spaziale

Le tecnologie ci sono, le imprese pure ed ora arriva la nuova politica della Casa Bianca che benedice ufficialmente i voli civili nello spazio. Come risorsa economica per il paese
Le tecnologie ci sono, le imprese pure ed ora arriva la nuova politica della Casa Bianca che benedice ufficialmente i voli civili nello spazio. Come risorsa economica per il paese


Washington (USA) – L’ hype va crescendo e le più recenti dimostrazioni della tecnologia di settore hanno ulteriormente alimentato l’attesa: si apre ufficialmente la nuova era del viaggio spaziale, quello civile.

Ad affermarlo è il presidente americano George W. Bush la cui amministrazione ha preso ufficialmente posizione su una materia a metà tra realtà e fantasia, ossia la possibilità di organizzare escursioni nello spazio, unendo quindi una sorta di neo-turismo alle vaste potenzialità commerciali delle tecnologie spaziali.

Se lo scorso novembre la Camera dei Rappresentanti ha approvato la prima regolamentazione del volo civile spaziale, ora la Casa Bianca si spinge un po’ più in là. “Il governo – si legge nella nota che formalizza la nuova dottrina – deve capitalizzare l’iniziativa imprenditoriale privata che crea nuove opportunità nell’aprire nuovi settori commerciali, come il viaggio civile nello spazio”.

Il riferimento ovvio è alla crescente popolarità dei primi esperimenti di questo tipo negli Stati Uniti per i viaggi in orbita. Da Richard Branson (Virgin) a Jeff Bezos (Amazon), negli USA ci si sta lavorando con intensità, così come avviene in Giappone.

Sebbene la Casa Bianca parli di “aggiustamenti” che devono essere compiuti proprio sul piano normativo, la nuova politica indica un nuovo obiettivo per l’industria spaziale, fortemente legata a quella della tecnologia, un’industria che ha subito un durissimo colpo dopo la tragedia del 2003, quando lo shuttle “Columbia” è esploso a 40 miglia di altezza.

Per spingere verso la nuova frontiera dello spazio, l’amministrazione Bush chiede che tutti si adoperino per “agevolare, facilitare e promuovere” i viaggi spaziali commerciali, in particolare i ministeri dei Trasporti e del Commercio. Anche la NASA dovrà assumere un ruolo primario nella gestione dell’aviazione civile spaziale mentre ovviamente rimarrà al Pentagono l’amministrazione di tutto quello che riguarda la tecnologia spaziale militare.

Va anche sottolineato come la presa di posizione della Casa Bianca costituisca il primo impulso dell’amministrazione verso lo spazio dopo le dichiarazioni di Bush che, come noto, vorrebbe riportare l’uomo sulla Luna entro il 2020.

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Pubblicato il
10 gen 2005
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