IBM spalma Linux su tutti i server

IBM spalma Linux su tutti i server

Big Blue ha rilasciato una serie di tool e servizi che consentiranno agli sviluppatori di portare le applicazioni x86 per Linux su tutte le famiglie di server IBM, mainframe inclusi
Big Blue ha rilasciato una serie di tool e servizi che consentiranno agli sviluppatori di portare le applicazioni x86 per Linux su tutte le famiglie di server IBM, mainframe inclusi


Boston (USA) – Far girare le applicazioni scritte per Linux su tutte le proprie piattaforme hardware, dai mainframe ai server blade. E’ un obiettivo che IBM conta di raggiungere con eServer Application Server Advantage for Linux, anche noto come Chiphopper , una suite di strumenti software e servizi di supporto dedicati ai venditori indipendenti di software (ISV).

Fornito in collaborazione con Novell e Red Hat , Chiphopper permette agli ISV di prendere le proprie applicazioni per Linux x86 e portarle su tutte le architetture server di IBM, incluse eServer iSeries, pSeries, zSeries, xSeries, BladeCenter, TotalStorage e OpenPower. Il tutto potendo accedere a servizi gratuiti di testing e supporto.

L’intento di Big Blue è quello di espandere la portata di Linux, oggi ancora strettamente legato alle piattaforme x86 di Intel e AMD, e proporlo come una scelta sempre più appetibile anche per le sue diverse architetture: l’immenso bacino di software per Linux x86 fa del resto gola a qualsiasi altra piattaforma.

“Nel 2004 il 40% dei server IBM con Linux erano basati su architetture non x86. Un dato che fa ben capire quanto possa essere vantaggioso, per gli ISV, poter fornire ai nostri clienti applicazioni Linux multipiattaforma”, ha affermato Scott Handy, IBM vice president of Linux.

Il colosso di Armonk ha spiegato che Chiphopper supporta le specifiche Linux Standard Base (LSB) ed è compatibile con applicazioni standard come OpenLDAP, OpenSSL, Kerberos, PHP, Perl e Python.

IBM ha anche annunciato la creazione di tre nuove special interest area dedicate a supportare gli ISV nella migrazione dei loro clienti da Solaris e Windows verso Linux.

Gli sviluppatori possono trovare maggiori informazioni sul sito di IBM dedicato a Linux.

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Pubblicato il
17 feb 2005
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