Presto il replicatore domestico

Presto il replicatore domestico

Un ricercatore britannico presenta una periferica rivoluzionaria: un replicatore che permetterà di produrre - in proprio - oggetti d'uso comune. Open source ed economico
Un ricercatore britannico presenta una periferica rivoluzionaria: un replicatore che permetterà di produrre - in proprio - oggetti d'uso comune. Open source ed economico

Roma – Terra. Futuro prossimo. Non si tratta di un episodio di Star Trek sebbene la tecnologia presentata dal dipartimento di biomimetica dell’Università di Bath (Regno Unito) faccia immediatamente pensare all’amatissima saga fantascientifica. Infatti il Dr. Bowyer ha recentemente presentato al pubblico una invenzione che permette di rivoluzionare le abitudini quotidiane: si chiama RepRap .

Dietro il simpatico nome (abbreviazione di Replicating Rapid-Prototyper ) si nasconde una macchina dal potenziale incredibile: un costruttore universale in grado di assemblare molti oggetti. Tutto quel che serve è l’inventiva dell’utente e speciali materie prime. Il progetto iniziale alla base di questa creazione venne teorizzato da John von Neumann, padre dell’informatica. Dopo mezzo secolo, questa macchina teoricamente capace di autoreplicarsi e di sottostare alle leggi di Darwin prende vita.

Ad esempio, una delle applicazioni suggerite dal Dr. Bowyer (il sorridente responsabile del progetto, vedi foto qui sotto) è semplice ma geniale: sarà possibile utilizzare RepRap per costruirsi, in pochi minuti, la propria tazza per il caffè – dal design unico e personalissimo. E così per qualsiasi altro oggetto d’uso comune: sarà possibile sfornarli, in poco tempo, da questo “scatolone magico” delle dimensioni di un frigorifero. Basta rispettare alcuni limiti: non possono essere realizzati, ad esempio, prodotti ad alta resistenza termica, proprio per le materie prime utilizzate (plastica e speciali leghe metalliche altamente malleabili).

Il professor Bowyer RepRap è solo un prototipo, ma è già rivoluzione. Sopratutto sui prezzi: una simile macchina sarà in grado di abbattere drasticamente i costi finali di tutti quegli oggetti solitamente utilizzati in una moderna abitazione. Bowyer è inoltre sicuro che il prezzo dell’attuale prototipo, attorno ai 31.000 euro, scenderà immediatamente non appena RepRap entrerà nelle catene di montaggio.

Ma la vera novità è che non verranno applicati brevetti : RepRap sarà “regalato al mondo” e coperto da licenza GNU . Tutto quello che manca, sostiene il Dr. Bowyer, sono i fondi per andare avanti col progetto: per il momento il replicatore è stato utilizzato per la creazione di un piccolo e semplice robot. Chissà cosa ci riserva il futuro: forse, dopo questa invenzione, la strada per la realizzazione di ambiziosi “teletrasportatori” è già tracciata: sarà semplice trasferire un progetto da un computer ad un altro, entrambi equipaggiati di replicatore, per avere copie identiche di oggetti distanti.
(Tommaso Lombardi)

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Pubblicato il 22 mar 2005
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