Ufficiale, in Giappone sui treni senza biglietto

Ufficiale, in Giappone sui treni senza biglietto

Se si ha credito residuo sul cellulare si potrà salire e pagare con quello, evoluzione naturale del biglietto pagato via SMS
Se si ha credito residuo sul cellulare si potrà salire e pagare con quello, evoluzione naturale del biglietto pagato via SMS


Tokio (Giappone) – Mentre a Roma si avvia la vendita dei biglietti per il tram tramite SMS in Giappone si va già oltre. Dall’inizio del 2006 infatti i passeggeri giapponesi potranno salire in treno senza biglietto; e questo non vuol dire né che viaggeranno gratis né tanto meno che potranno acquistare il biglietto a bordo come accade da noi. Sarà infatti il cellulare che permetterà loro di salire a bordo dei treni e di essere riconosciuti dalle apposite centraline, con addebito del prezzo del biglietto sul traffico telefonico presente sulla SIM esattamente come succede quando si utilizza una carta di credito.

Il servizio sarà lanciato dalla East Japan Railway in collaborazione con Sony e Ntt DoCoMo , il primo operatore di telefonia mobile del Giappone e si prevede farà faville, come sta accadendo nel paese del Sol Levante per tutti i servizi già acquistabili tramite cellulare. Il Giappone è infatti il primo Paese ad utilizzare da qualche tempo e in pianta stabile, grazie ai servizi di NTT DoCoMo, il sistema dei wallet phone, i cellulari-portafoglio (con funzioni di pagamento).

E il sistemino va diffondendosi: per 2 milioni di utenti si è già aperta la fase dell’acquisto di pasti da McDonald’s: bacon e coca da pagare con addebito su cellulare. C’è anche la possibilità di fare acquisti in circa 9.000 negozi convenzionati di Tokio e dintorni, pronti ad accettare il pagamento con la moneta elettronica dei telefoni cellulari.

Il sistema funziona grazie a due carte integrate nei cellulari che da un lato consentono l’identificazione del cliente e dall’altro permettono il trasferimento dei dati dell’utente con un sistema di trasmissione in radiofrequenza a corto raggio; dunque, basta posizionare il cellulare di fronte ad un apparecchio fornito in dotazione ai negozi che hanno aderito all’iniziativa per essere identificati e così pagare.

Anche in Italia si sperimentano sistemi di pagamento alternativi; per esempio via digitale terrestre , in base al quale grazie ad un chip presente nella smart card potrebbe essere possibile acquistare libri, biglietti del treno, biglietti per eventi ma soprattutto usufruire dei servizi della Pubblica amministrazione nell’ambito del progetto per l’e-government. Il tutto semmai si riuscirà a passare dalla fase organizzativa alla fase operativa, che appare lunga e costellata di difficoltà burocratiche, pratiche e legislative .

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Pubblicato il
12 apr 2005
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