San Francisco (USA) – Grazie ad internet, una platea internazionale ha potuto seguire, superando la congestione momentanea dei server di streaming, il MacWorld 2002 organizzato da Apple, un evento con il quale l’azienda di Cupertino spera di rilanciarsi sul mercato che negli ultimi mesi non ha premiato i suoi sforzi.
La più grossa novità, preannunciata da un servizio uscito nelle scorse ore su TIME, sono i nuovi iMac. Mandati in pensione i vecchi modelli, celebrati con uno show di tutti i più popolari spot promozionali che Apple ha messo in pista per promuoverli, il boss dell’azienda Steve Jobs ha presentato i nuovi gioiellini.
Si tratta di computer che puntano ancora una volta su un design avanguardista che questa volta separa lo schermo dal resto della macchina, segnando una “svolta” rispetto alla “compattezza” dei precedenti iMac. La base del computer presentato da Jobs, non più alta di un CD, ha la forma di una piccola cupola bianca sulla quale spicca, sul davanti, la porta airport. Sul retro le altre porte.
Al di sopra del computer è agganciato il monitor, “sospeso” grazie ad un sottile braccio snodabile che lo collega alla base. Il monitor è uno schermo LCD a 15 pollici con risoluzione da 1024×768. La “sospensione” del monitor è stata ben evidenziata dalla presentazione, dove è basato un semplice tocco per modificarne l’orientamento e la posizione.
Il sistema, ha spiegato Jobs, è alimentato da processori più potenti dei precedenti, vale a dire il G4 a 700 e 800 MHz. Le altre chicche sono la presenza del Superdrive, che consente di archiviare su DVD grandi quantità di dati in dischi da 5 dollari, e la GeForce2 MX come scheda grafica. Sono anche presenti due porte USB, due porte Firewire, un microfono integrato al computer, un mouse ottico e la Apple Pro Keyboard con 15 tasti programmabili. Il masterizzatore DVD è compreso solo nel modello di fascia alta.
Tre i modelli del nuovo iMac che arriveranno sul mercato. Il primo è un 700 MHz con 128 megabyte di RAM e 40 giga di hard disk per 1299 dollari che diventano 1499 per chi vuole sfruttare il drive DVD-ROM/CD-RW. Il modello da 800 MHz ha le stesse caratteristiche e con il SuperDrive costerà 1799 dollari. Questo sarà disponibile entro la fine di gennaio mentre bisognerà aspettare marzo per acquistare la versione più economica.
Sul sito Apple è pubblicato un video per entrare subito “in contatto” col nuovo gioiellino della Mela.
Ma ieri non è stata solo la giornata del nuovo iMac, perché è stata per Jobs anche l’occasione di presentare alcune novità importanti per gli utenti dei nuovi e dei “vecchi” iMac. Al MacWorld di ieri è stato presentato anche il gioco basato su Harry Potter e sviluppato sull’engine di Unreal. Dalla grafica spettacolare, il game pronto per i Mac verrà lanciato entro due settimane sul mercato americano e successivamente su quello europeo.
Il boss di Apple ha anche annunciato che d’ora in poi, tempo tre mesi di “transizione”, i computer della Mela faranno lo startup direttamente da Mac OS X. Una novità attesa da tempo che testimonia l’assoluta fiducia nella nuova architettura.
Tra le chicche di “corredo” ai Mac, Jobs ha anche sottolineato il concetto che definisce “digital hub”, ovvero l’ambizione per i computer Apple di diventare il “punto di incontro” di una serie di oggetti di multimedialità digitale: dalle fotocamere ai videoregistratori, dalle televisioni ai player mp3. Tutti elementi “governati” secondo Jobs da software come iDVD, iTunes e iMovie 2.
Ma la novità più interessante per i fan della Mela sembra essere, in questo quadro, iPhoto. Un software gratuito per gli utenti Mac OS X e disponibile da subito, pensato per gestire rapidamente e con estrema flessibilità tutte le immagini, dalla loro importazione dai device di ripresa o riproduzione fino alla loro manipolazione, stampa e conservazione. L’idea di iPhoto è di consentire, dunque, una migliore gestione delle immagini con una serie di nuovi strumenti che sfruttano anche la nuova potenza dei computer Apple.
Tra le caratteristiche centrali di iPhoto, ha spiegato Jobs, c’è la velocità delle operazioni non solo di importazione ma anche di visualizzazione, con creazioni di icone di immagini o di mini-immagini di altre dimensioni che possono essere scorse molto rapidamente. Sono naturalmente attivate funzionalità tipiche dei software di gestione delle immagini, come lo slideshow, che viene però arricchito con la possibilità di inserire anche suoni ed effetti speciali.
E’ anche possibile creare album personalizzati e, se se ne vuole una copia in una stampa elegante su carta rigida, la stessa Apple si dice pronta a fornirla ai propri clienti, al prezzo di 30 dollari (prezzi diversi sono invece previsti per stampe particolari di singole foto).
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