Roma – Questa sera Apple aprirà la gabbia della sua “Tigre”, Mac OS X 10.4, lanciando ufficialmente sul mercato uno dei più importanti aggiornamenti e restyling del proprio sistema operativo Unix-based. L’ora “X” scatterà alle 18,00 e segnerà il via ad una serie di eventi speciali che si terranno presso i rivenditori delle principali città.
Definito da Apple “il sistema operativo più avanzato del mondo”, Tiger porta con sé oltre 200 nuove funzionalità e un’interfaccia grafica ulteriormente limata e tirata a lucido. La Mela, che ama punzecchiare l’arcirivale Microsoft, sostiene che il suo pargolo offre già agli utenti desktop ciò che Windows Longhorn introdurrà solo tra un anno e mezzo.
“A partire da domani notte, funzionalità come Spotlight e Dashboard cambieranno il modo in cui milioni di persone utilizzano i loro computer”, ha affermato Philip Schiller, senior vice president Worldwide Product Marketing di Apple. “I nostri concorrenti cercheranno di copiare le oltre 200 nuove funzionalità e innovazioni di Tiger nei prossimi anni”, ha poi aggiunto Schiller, riferendosi implicitamente a Microsoft.
Un confronto diretto tra i sistemi operativi delle due avversarie è ancora azzardato, visto che Longhorn si trova in piena fase di sviluppo, tuttavia sono in molti a riconoscere i considerevoli passi avanti compiuti da Apple nello sviluppo di Mac OS X. Passi avanti sostenuti anche dall’evoluzione avvenuta nel frattempo sul fronte dell’hardware, soprattutto con l’arrivo dei processori Power PC G5 di IBM.
Benché ottimizzato per girare sulla nuova architettura a 64 bit, e per sfruttare ogni goccia di potenza dei giovani Power Mac G5 biprocessore, Apple sostiene che Tiger non rinnega i Mac meno recenti: le risorse minime di sistema parlano infatti di un processore G3 e 256 MB di RAM, anche se la configurazione consigliata prevede una CPU G4 e 512 MB di RAM.
Accanto alle funzionalità più in vista di Tiger, su cui si concentra Domenico Galimberti nella seconda pagina di questo articolo, il rinnovato sistema operativo di Apple si fregia di una migliore compatibilità con il mondo Windows, che dovrebbe semplificare l’accesso ai client di rete e all’Active Directory di Microsoft; di un kernel parzialmente rivisto che promette di migliorare le prestazioni e la scalabilità dei sistemi Symmetric Multi-Processing (SMP) e di supportare integralmente la tecnologia a 64 bit dei processori G5; di un gestore della memoria virtuale a 64 bit e di un rinnovato sottosistema multimediale capace di sfruttare a fondo il più recente hardware dei Mac.
Il prezzo di vendita di Tiger è di 129 euro con licenza per singolo utente e 199 euro per il Family Pack, che include invece una licenza per cinque utenti. Il pacchetto standard di aggiornamento Mac OS Up-To-Date costa 17,99 euro e può essere richiesto da coloro che hanno acquistato un nuovo sistema con Mac OS X Panther a partire dal 12 aprile. I prezzi delle licenze Volume e Maintenance possono essere consultati sul sito di Apple.
Oggi Apple rilascerà anche Mac OS X Server 10.4, un sistema operativo fondato sulla stessa tecnologia della versione desktop ma specificamente orientato ai server di fascia medio-bassa e ai cluster. Questa piattaforma integra oltre 100 applicazioni open source e tool per la gestione di client Mac, Windows e Linux.
Il prezzo di Tiger Server è di 499 euro per la licenza con 10 client e di 999 euro per la licenza con client illimitati.
Ma ecco quali sono le principali novità funzionali di Mac OS X 10.4. Roma – Durante lo sviluppo di Tiger la parola d’ordine è stata “ottimizzazione del codice”: questo dovrebbe assicurare alla nuova release del sistema delle prestazioni quantomeno pari, se non superiori, a quelle dell’attuale Panther, anche sulle macchine più vecchie.
Una delle novità più rilevanti è sicuramente data da Spotlight . Grazie all’indicizzazione di ogni documento presente sul proprio computer (lavoro eseguito in background senza causare rallentamenti al sistema), con Spotlight sarà possibile ricercare velocemente ogni informazione relativa alla parola chiave inserita, siano esse immagini, documenti di testo, e-mail, contatti, eventi inseriti nel calendario, pannelli di controllo del sistema, ecc. Purtroppo, al momento, le funzionalità di ricerca sono limitate ai dischi locali e non si estendono ai volumi di rete.
Altra novità sotto i riflettori è Dashboard con i suoi widget. Si tratta sostanzialmente di una serie di mini-applicazioni che compaiono sul desktop come se si trovassero su un layer nascosto di visualizzazione. Tra i vari widget forniti col sistema ci sono dizionari, mini-iTunes, ticker per le quotazioni azionarie, traduttori, calendari, promemoria, e tanti altri ancora. Dato che i widget sono realizzati in HTML, Javascript e CSS, è facile immaginare che numerosi sviluppatori (o semplici appassionati) ne svilupperanno di tutte le fogge, con grande gioia degli amanti dei gadget.
Tra le novità di cui si è meno parlato c’è Automator , applicazione che permette di automatizzare in maniera semplice tutte le azioni ripetitive. Fondamentalmente si tratta di un’estensione dell’ormai collaudatissimo AppleScript, a cui è stata aggiunta un’interfaccia user-friendly.
Non potevano mancare gli aggiornamenti delle applicazioni Apple fornite a corredo del sistema: dalla nuova versione di Mail a quella di Safari (ora capace di supportare i feed RSS), fino alla nuova versione di iChat AV , che grazie al nuovo codec video H.264/AVC migliora la qualità delle videoconferenze. Questo nuovo sistema di compressione, meglio conosciuto come MPEG-4 Part 10, è parte integrante del sistema grazie alla versione 7 di QuickTime: tutte le applicazioni basate su questa architettura, come FinalCut, potranno beneficiare delle caratteristiche di questo nuovo codec.
iChat AV consente di effettuare conferenze audio con un massimo di 10 persone e conferenze video con un massimo di 4 persone, e di visualizzare i partecipanti in una stanza virtuale 3D. Inoltre, i contatti della buddy list posso ora vedere quale canzone sta ascoltando l’utente con iTunes e acquistarla su iTunes Music Store con un click.
Il neo standard H.264 sarà anche alla base dei nuovi componenti Core Image e Core Video. Core Image è una tecnologia che dà modo agli sviluppatori di sfruttare al meglio tutta la potenzialità hardware delle macchine Apple, consentendo di scaricare gran parte dei calcoli necessari al rendering delle immagini direttamente sui processori delle schede grafiche. Core Video permette di ottenere gli stessi vantaggi anche nell’applicazione di filtri ed effetti video. La lista delle funzioni che possono essere dirottate sulla GPU è notevole, anche se non tutte le schede grafiche sono in grado di supportare questa funzionalità: è lecito quindi aspettarsi che i prossimi upgrade delle macchine andranno a toccare questo aspetto dell’hardware, finora un po’ trascurato su alcuni modelli.
Spulciando le caratteristiche tecniche o la comparazione con i precedenti sistemi è facile scovare anche molti piccoli affinamenti, come l’aggiunta di un dizionario dei sinonimi, la possibilità di aggiungere note sui PDF e di modificare le immagini in Anteprima.
Si potrebbe anche menzionare la nuova versione del tool per sviluppatori Xcode, la prima release ufficiale della piattaforma di calcolo distribuito Xgrid, l’interfaccia vocale VoiceOver, e il rinnovato Inkwell, il sistema di riconoscimento della scrittura che di tanto in tanto contribuisce a dare nuova vita alle indiscrezioni su un possibile nuovo palmare della mela.
Apple punta molto su questa nuova versione del proprio sistema operativo: se escludiamo il lancio della prima versione di Mac OS X, mai era stato dato tanto risalto all’introduzione delle nuove funzionalità, e le pagine del sito Apple sono ricchissime di informazioni e confronti volti a dare la massima visibilità ad ogni minimo aspetto di Tiger. Da un lato si tratta sicuramente di una mossa volta ad attrarre un maggior numero di nuovi utenti, dall’altro si intravede comunque la volontà di dare il giusto risalto a quello che sembra essere il completamento di un lavoro iniziato quattro anni fa.
La lista completa delle nuove funzionalità e applicazioni di Mac OS X 10.4 si trova qui .
Domenico Galimberti