La NASA sbarca su SourceForge

La NASA sbarca su SourceForge

Lo fa con un progetto open source in cui ha riversato il codice di un tool che promette di semplificare e velocizzare il debugging dei programmi Java. Il software è il frutto di un lavoro di sviluppo iniziato sei anni fa
Lo fa con un progetto open source in cui ha riversato il codice di un tool che promette di semplificare e velocizzare il debugging dei programmi Java. Il software è il frutto di un lavoro di sviluppo iniziato sei anni fa


Fremont (USA) – Dopo l’ arrivo di Microsoft , su SourceForge.net mancava ormai giusto la NASA . Per la prima volta, la celebre agenzia spaziale americana si è infatti avvalsa del servizio gratuito di hosting di SourceForge per pubblicare il codice sorgente di un proprio software.

Il nuovo programma open source si chiama Java Pathfinder ed è stato sviluppato in seno al NASA Ames Research Center per trovare i bug all’interno del codice Java. I suoi autori sostengono che il tool è in grado di esplorare tutti i percorsi di esecuzione di un programma alla ricerca di vari tipi di errore, inclusi quelli che gli addetti ai lavori chiamano deadlock e unhandled exception .

“Il programma fa parte di un importante progetto per lo sviluppo di tool e metodi che consentano di identificare ed eliminare gli errori del codice all’interno dei sempre più complessi sistemi software mission-critical della NASA”, ha spiegato David Korsmeyer, a capo della NASA Ames Intelligent Systems Division.

Gli scienziati affermano di aver già utilizzato Java Pathfinder per passare al setaccio il codice del software che controlla il K9 Rover, un robot esploratore a sei ruote, e del Livingstone 2, un sistema di diagnostica utilizzato sul veicolo spaziale EO-1.

Java Pathfinder, il cui sviluppo è cominciato nel 1999, è scritto interamente in Java e può essere utilizzato per il debugging di qualsiasi programma in bytecode Java, soprattutto se multithreaded.

Con il varo di un progetto open source basato sul codice del proprio programma scova-bug, la NASA spera di dar vita ad una comunità di sviluppatori in grado di contribuire al miglioramento di Java Pathfinder.

“La NASA ha un bel po’ di software, e non è sempre facile curarne al meglio lo sviluppo”, ha affermato John Penix, programmatore presso il centro di ricerche di Ames. “Con questo progetto open source intendiamo trarre vantaggio da tutti i contributi esterni incorporandoli nei nostri tool”.

Java Pathfinder è accompagnato dalla licenza open source NASA Open Source Agreement , che permette l’uso, la distribuzione, la riproduzione e la modifica del codice.

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il 29 apr 2005
Link copiato negli appunti