Open source nella PA, cosa si è detto al convegno

Open source nella PA, cosa si è detto al convegno

Resoconto
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Roma – Presso la sala gialla del Senato si è svolto ieri l’incontro dal titolo “Open Source nella Pubblica Amministrazione”, coordinato dal Senatore Fiorello Cortiana dei Verdi e dall’Onorevole Antonio Palmieri di Forza Italia, al fine di promuovere la discussione sulle opportunità offerte dall’adozione del software Open Source da parte delle Pubbliche Amministrazioni sia in termini di maggiore efficienza ed economicità che di sviluppo dell’innovazione tecnologica da parte delle aziende italiane.

Di seguito il resoconto del convegno:

L’incontro ha visto la presenza di diversi esponenti di primo piano della Pubblica Amministrazione italiana, che hanno dato vita ad un animato dibattito, in seguito agli stimoli forniti dalle presentazioni illustrate da comitato dal comitato scientifico di Equiliber.
Alberto Pelizzaro ha messo in evidenza il fatto che “L’adozione delle tecnologie Open Source, da parte della PA, porta benefici significativi, di efficienza e di innovazione complessiva, oltre che alla PA stessa anche alle aziende italiane. Ciò favorisce la nascita di nuovi soggetti imprenditoriali che in virtù dei meccanismi di collaborazione propri del FOSS, possono trovare nuovi modelli di business, redditizi e innovativi, per competere al meglio sul mercato”.

“Non esiste una sola dimostrazione scientifica a supporto della brevettabilità del software come strumento di incentivazione all’innovazione tecnologica.” Ha dichiarato Giacomo Cosenza” Semmai, è proprio il contrario. Noi addetti ai lavori dobbiamo fare il possibile per aiutare i nostri parlamentari europei ad esprimersi con cognizione di causa su un tema solo apparentemente poco significativo per il futuro delle nostre economie.”

“Senza il software oggi non si può più produrre nulla.” ha concluso Francesco Sacco. “È infrastrutturale ad ogni industria e non è destinato a banalizzarsi come le telecomunicazioni. Per l?Italia, la diffusione dell?open source potrebbe essere una soluzione per rendere il costo del software più accessibile alle nostre PMI ma anche un?ultima chance per tornare in lizza in un?industria strategica e ad alto valore aggiunto”.

“L’incontro di oggi fa toccare con mano la concretezza di una grande opportunità per le Pubbliche Amministrazioni, ma ci sono alcuni passaggi di cui la politica deve farsi carico: da un lato la definizione normativa del pluralismo informatico, dei formati utili ad esso, dei criteri in uso nella PA per garantire l’interoperabilità, dall’altro garantire che gli alfabeti della comunicazione, il software non possa essere brevettato, costruendo nuove rendite che bloccherebbero tale opportunità” Ha spiegato il sen. Fiorello Cortiana.

L’invontro si è chiuso con l’auspicio che questo sia il primo di numerosi incontri tesi a animare il dibattito sulla necessità dell’innovazione nella Pubblica Amministrazione.

Le slide delle presentazioni sono disponibili sul sito web
www.equiliber.org .

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Pubblicato il
6 mag 2005
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