File-sharing? Un ricordo del passato

File-sharing? Un ricordo del passato

Lo sostiene IBM che ha appena sviluppato una tecnologia che consente di trasferire un file musicale ad un altro utente ma questi non potrà ascoltarlo interamente né ri-trasmetterlo. Secondo IBM così si ferma Napster
Lo sostiene IBM che ha appena sviluppato una tecnologia che consente di trasferire un file musicale ad un altro utente ma questi non potrà ascoltarlo interamente né ri-trasmetterlo. Secondo IBM così si ferma Napster

New York (USA) – Pioniera dei sistemi di protezione anti-pirateria, IBM ha annunciato nelle scorse ore un softwarino che a suo parere porterà ad un ridimensionamento dei sistemi di file-sharing, quelli che consentono agli utenti Internet di condividere liberamente i propri file musicali.

Il sistema di IBM si basa su una idea semplice. Il file musicale “trattato” con il software potrà essere ascoltato dall’utente che lo acquista quante volte si desidera. L’utente potrà anche trasmetterlo ad un amico, ma questi non potrà ascoltarne che una piccola parte, per esempio una clip di 30 secondi, e non potrà ritrasmetterlo: se vorrà ascoltarlo interamente dovrà comprarlo.

Secondo Scott Burnett, direttore della divisione IBM che si occupa di “Media and Entertainment”, gli attuali sistemi di file-sharing più noti, come Napster, hanno ancora una vita breve e la loro stessa natura cambierà. Ed è su questo che, a suo dire, scommette IBM: “Se si dà per scontato che Napster scomparirà per quello che è oggi, cosa lo andrà a rimpiazzare? Questo è ciò di cui stiamo parlando oggi”.

Burnett, che pure non sembra prendere in considerazione le sempre più numerose alternative a Napster, ha spiegato che il sistema è pensato per: limitare l’uso di un brano musicale o di un libro dopo il suo acquisto da parte dell’utente; far scattare nuove protezioni nel caso il file acquistato venga trasmesso a terzi; dare la possibilità di modificare il livello di protezione anche a seconda della localizzazione geografica della distribuzione, come avviene con i DVD; utilizzare i player musicali attuali per vendere musica e farla pagare.

Il manager IBM non nasconde il timore che il sistema venga prima o poi craccato ma sostiene che una volta diffuso saranno ben pochi coloro che vorranno ricorrere al cracking, e ribadisce comunque che il sistema è, in questo ambito, “il più sicuro in circolazione”.

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
23 gen 2001
Link copiato negli appunti