Scanner totali negli aeroporti europei?

Scanner totali negli aeroporti europei?

Un'azienda irlandese presenta uno scanner ad onde millimetriche. Si chiama Tadar, promette più sicurezza nei voli, spoglia i passeggeri e nasce da tecnologie aerospaziali
Un'azienda irlandese presenta uno scanner ad onde millimetriche. Si chiama Tadar, promette più sicurezza nei voli, spoglia i passeggeri e nasce da tecnologie aerospaziali


Monaco – I turisti ed i frequent flyers del futuro? Scannerizzati e bombardati di radiazioni, addirittura annusati da nasi elettronici. L’ultima risposta all’incalzante esigenza di sicurezza nelle infrastrutture per il trasporto aereo in Europa nasce dagli esperimenti condotti da ESA , l’agenzia spaziale che unisce i 25 stati dell’Unione. Si chiama Tadar ed è uno scanner ad onde millimetriche pronto per scrutare nei bagagli e sotto i vestiti dei passeggeri.

Il sistema, sviluppato da Farran Technology , ricorda da vicino un simile progetto finanziato dal governo britannico ed è stato presentato nel corso di Inter Airport Europe , un evento di grande portata che riunisce gli esponenti di spicco della realtà aeroportuale europea.

“Il Tadar si avvale delle competenze tecnologiche sviluppate dai ricercatori ESA”, dichiara Tony McEnroe, direttore di Farran Technology. Battezzato in onore del pipistrello tadarida , questo scanner si basa sull’ effetto Doppler e sulla produzione di microonde per sbaragliare le difese di aspiranti terroristi e criminali. Lo stesso principio alla base del volo dei pipistrelli dà così vita ad un occhio elettronico potentissimo ed attento a qualsiasi dettaglio.

Il risultato della sperimentazione del Tadar sembra essere sorprendente: posizionato dentro il terminal di un aeroporto, il dispositivo permette l’ ecolocalizzazione completa di individui ed oggetti nel raggio di circa cinquanta metri – quanto basta per identificare in anticipo qualsiasi malintenzionato.

Questo perché il fascio di onde millimetrali penetra attraverso qualsiasi materiale. Lo sguardo di un Tadar sconfigge i metodi d’occultamento solitamente utilizzati da chi trasporta armi, droga o esplosivi: dalla biancheria sporca dentro le borse fino ai doppi fondi metallici nelle valigette. Uno scanner millimetrale usa infatti frequenze comprese tra i 30-300 GHz, altamente penetranti per un’innumerevole varietà di componenti: dalla stoffa agli involucri in plastica, fino ad alcune leghe metalliche.

Il risultato della la diffusione dei Tadar , caldeggiata soprattutto dall’Irlanda e dalla Gran Bretagna, avrà numerose conseguenze sotto il profilo della sicurezza europea. “Al posto dei tradizionali metal detector, il Tadar rappresenta un notevole passo in avanti rispetto al passato”, afferma McEnroe senza nascondere un grande entusiasmo.

Presto li vedremo in tutti gli aeroporti dell’UE? Un’opzione che non è possibile escludere. Il Regno Unito, dal canto suo, ha già presentato un progetto per l’introduzione di postazioni per la scansione millimetrale dei viaggiatori in tutte le fermate della metropolitana londinese. Che questo significhi “spogliare” virtualmente i cittadini non sembra essere considerato un ostacolo allo sviluppo del nuovo Occhio della Sicurezza.

Tommaso Lombardi

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Pubblicato il 17 ott 2005
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