L'occhio sicuro degli scanner millimetrici

L'occhio sicuro degli scanner millimetrici

Scrutano in pochi attimi sotto i vestiti e sono nei progetti delle forze dell'ordine di mezzo mondo. Ecco come funzionano gli ultimi due scanner presentati negli USA che ricordano molto, troppo?, un vecchio film di fantascienza
Scrutano in pochi attimi sotto i vestiti e sono nei progetti delle forze dell'ordine di mezzo mondo. Ecco come funzionano gli ultimi due scanner presentati negli USA che ricordano molto, troppo?, un vecchio film di fantascienza

Santa Clara (USA) – SafeView , società californiana specializzata in sistemi di sicurezza, quindici anni dopo il film Total Recall , ha presentato uno scanner per umani letteralmente in grado di spogliare una persona ed individuare al volo eventuali oggetti pericolosi che avesse con sé. Nel noto blockbuster, Swarzy passava attraverso un corridoio dotato di scanner che rilevava la presenza di armi sotto gli indumenti, proiettando un’immagine fedele del corpo sui giganteschi pannelli della centrale di controllo. Scout 100 e Scout 360 sono in grado di ottenere lo stesso risultato sfruttando le cosiddette onde millimetriche .

Chiunque attraversi questo tipo di cabine – che assomigliano a quelle di accesso nelle banche – viene scansionato da unità di rilevamento che trasmettono poi un’immagine olografica 3D della persona sui monitor dei computer collegati esternamente. Scout 100 effettua un’analisi con una copertura di 270 gradi; Scout 360, invece, raggiunge i 360 gradi.

Negli aeroporti, attualmente, sono presenti due tipi di “scanner”: quelli per il controllo dei bagagli e quelli per il rilevamento dei metalli sui passeggeri. Nel primo caso vengono utilizzate tecnologie a raggi-X piuttosto dannosi per l’essere umano. Inoltre, le immagini proiettate sui display della sicurezza sono ancora bi-dimensionali. Gli scanner millimetrici, invece, non solo permettono il rilevamento di qualsiasi tipo di oggetto nascosto sotto gli abiti, ma anche di disporre di una qualità grafica tridimensionale . Secondo Karen Meyer, presidente di operazioni della SafeView, si tratterebbe di una soluzione totalmente sicura e rispettosa della salute delle persone. Le analisi di laboratorio hanno confermato, infatti, che l’emissione radio è inferiore di 10 mila volte rispetto ad un comune terminale mobile.

Uno dei nuovi scanner “La scansione avviene in circa 1,4 secondi, quindi è possibile gestire un traffico di almeno 400 persone per ora. L’utilizzo di questo genere di cabine nel settore aeroportuale smaltirebbe velocemente un gran numero di passeggeri. Non escludo, comunque, commesse anche per i settori penitenziari e bancari”, ha dichiarato Meyer.

L’adozione di scanner millimetrici per questo genere di prodotti non è una novità: lo scorso mese Farran Technology aveva presentato il Tadar , un occhio elettrico capace di scrutare nei bagagli e sotto i vestiti dei passeggeri. Gran Bretagna e Irlanda avevano caldeggiato fortemente la sua introduzione negli aeroporti nazionali.

Scout è un dispositivo totalmente “Made in USA”, che ha visto il coinvolgimento del Pacific Northwest National Lab del U.S. Department of Energy. Karen Meyer ha dichiarato di essere sicura di poter riuscire a vendere numerosi modelli allo stesso Governo statunitense. Per ora l’unico limite alla penetrazione nel mercato sembra essere rappresentato dalla mancanza di spazi adeguati per l’istallazione. Lo Scout 100 copre un’area di quasi quattro metri quadrati per un peso complessivo di 816 kg. Lo Scout 360 ha gli stessi ingombri, ma integra anche una consolle per l’operatore.

Entrambe la cabine dispongono di ulteriori funzioni, come la gestione della temporizzazione di apertura/chiusura delle porte e il supporto per l’installazione di telecamere. Il modello 360 permette anche il controllo in remoto. SafeView, inoltre, ha deciso di implementare nel software il “privacy mode”, un’opzione che permette di censurare la visione delle parti intime . Il livello di dettaglio delle immagini olografiche, infatti, si ritiene possa creare problemi di carattere legale oltre ad imbarazzi certo non utili ai fini della sicurezza. I terroristi, a questo punto, sono avvertiti: basta con i giubbetti all’esplosivo, è l’ora della mutanda.

Dario d’Elia

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Pubblicato il 2 dic 2005
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