Doppia CPU per i server ultradensi

Doppia CPU per i server ultradensi

Intel ha rilasciato una nuova famiglia di processori dedicati ai server a basso consumo che portano con sé il supporto al dual-processing
Intel ha rilasciato una nuova famiglia di processori dedicati ai server a basso consumo che portano con sé il supporto al dual-processing


Milano – Intel porta le funzionalità biprocessore nel settore dei server “blade” , o “ultradensi”, sistemi compatti in grado di consumare una frazione dell’energia generalmente richiesta da un server tradizionale.

Intel dichiara che i sistemi biprocessore basati sui nuovi processori Pentium III Low Voltage a 800 MHz offrono prestazioni fino al 63% superiori rispetto alle controparti monoprocessore, oltre a nuovi miglioramenti specifici per i server, tra cui il supporto per memorie di grandi dimensioni fino a 4 GB di capacità.

I server blade “ultradensi” contengono in genere il numero di processori più alto possibile in base ai requisiti minimi termici e di formato. Sono particolarmente diffusi tra gli Internet Service Provider e negli ambienti in cui è importante ridurre i costi dell’energia e dello spazio occupato, e vengono generalmente utilizzati per attività come l’hosting Web e la protezione tramite firewall.

Questi tipi di server fanno parte del mercato generale dei server blade, caratterizzato da sistemi contenenti diverse schede madri impilate in stack verticali o orizzontali, in modo molto simile ai libri di uno scaffale. I server blade più grandi sono ottimizzati per le massime prestazioni in configurazioni ad alta densità.

“L’annuncio sulle capacità biprocessore dei server ultradensi rappresenta un’innovazione per questo segmento di mercato emergente”, ha affermato Richard Dracott, Director dell’Enterprise Platform Group di Intel. “Questi sistemi offrono significativi vantaggi in termini di spazio occupato, prestazioni e consumo di energia rispetto ai sistemi monoprocessore”.

I nuovi PIII Low Voltage biprocessore contengono 512 KB di memoria cache di secondo livello, supportano la memoria SDRAM PC 133 ed integrano l’Error Correcting Code (ECC) e tool di gestione remota.

Questi chip sono costruiti con un processo a 0,13 micron e adottano il tipico packaging uFCBGA progettato per i notebook.

Intel ha fatto sapere che le nuove schede madri biprocessore basate su questi processori sono già disponibili presso aziende di informatica applicata come Force Computers, I-Bus/Phoenix e Kontron, e sono destinate ad applicazioni che richiedono un supporto completo del ciclo di vita in segmenti di mercato quali comunicazioni, trasporti, automazione, sanità, militare e così via. In particolare, le schede sarebbero ideali per applicazioni di sicurezza, storage, telefonia e wireless.

“Questi ambienti – ha spiegato Intel – richiedono in genere processori di formato ridotto e particolarmente efficienti dal punto di vista termico, in grado di fornire una simultaneità prolungata, throughput più elevati e affidabilità dei dati”.

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Pubblicato il
21 mar 2002
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