Baike, l'enciclopedia online che si autocensura

Baike, l'enciclopedia online che si autocensura

La Cina si dota di una sua enciclopedia collaborativa che include plagi da Wikipedia. Baike filtra automaticamente qualsiasi tipo di contenuto.. inadatto. Come le critiche al Governo o le opinioni filodemocratiche
La Cina si dota di una sua enciclopedia collaborativa che include plagi da Wikipedia. Baike filtra automaticamente qualsiasi tipo di contenuto.. inadatto. Come le critiche al Governo o le opinioni filodemocratiche

Pechino – Baidu , il più grande motore di ricerca dell’Internet cinese, ha lanciato un’alternativa nazionale alla “vietatissima” Wikipedia , l’enciclopedia gratuita finita spesso nel mirino delle autorità di Pechino: si chiama Baike e, differentemente da Wikipedia, è stata progettata per fornire informazioni manipolate e censurate . Inizialmente nota come “Baidu Wiki”, Baike ha visto la luce agli inizi dello scorso aprile ma è passata alla ribalta della cronaca internazionale soltanto negli ultimi tempi.

Lo scopo di Baidu è creare una grande mediateca completamente “revisionata”: un sistema automatico di censura, infatti, blocca la pubblicazione di “contenuti pericolosi” da parte degli utenti. “La nostra enciclopedia sarà la numero uno, la più autorevole di tutta la Cina”, ha detto il CEO Robin Li in un’intervista rilasciata al Financial Times .

Tutti gli utenti, per i quali vige l’obbligo di registrazione, possono inserire nuovi articoli esattamente come avviene in Wikipedia. Naturalmente, in perfetto “stile mandarino”, manca il rispetto di qualsiasi principio di trasparenza: gli utenti non possono contattare gli amministratori e non esiste alcun meccanismo di feedback interno.

Al di là di questo, l’unica differenza sostanziale tra Wikipedia e Baike sta nel fatto che le “opinioni sediziose”, così come le “critiche antigovernative”, vengono immediatamente localizzate e respinte dall’enciclopedia cinese. La lista degli argomenti tabù comprende qualsiasi tipo di pornografia così come ogni opinione avversa alle istituzioni della Repubblica Popolare Cinese.

Ad esempio, tra le pagine di Baike manca qualsiasi riferimento alle proteste di piazza Tiananmen che incendiarono Pechino nel 1989, così come ogni tipo d’informazione riguardo al movimento spirituale Falungong, messo al bando dalle autorità cinesi. L’accesso a Baike è inoltre “filtrato” a livello di routing, così che molti utenti residenti al di là dei confini cinesi hanno grandi difficoltà ad effettuare ricerche all’interno dell’enciclopedia.

Il sofisticato sistema di “depurazione” delle informazioni non ha comunque impedito che la comunità di Baike creasse oltre 100mila articoli in poco meno di un mese. Il segreto di questo rapidissimo sviluppo, svelano alcuni utenti di Wikipedia, sta nella violazione reiterata e sistematica della licenza GNU FDL da parte di Baidu: la maggior parte delle informazioni contenute in Baike sono prese direttamente da Wikipedia e marchiate col copyright del motore di ricerca cinese.

Tommaso Lombardi

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Pubblicato il
16 mag 2006
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