Perugia sogna un futuro di silicio

Perugia sogna un futuro di silicio

Un annuncio ambizioso quello di Esg89: entro settembre partiranno le attività delle prime aziende che lavoreranno in una super-città a Perugia-Ponte San Giovanni. "Il NEC" offrirà uffici, servizi e infrastrutture
Un annuncio ambizioso quello di Esg89: entro settembre partiranno le attività delle prime aziende che lavoreranno in una super-città a Perugia-Ponte San Giovanni. "Il NEC" offrirà uffici, servizi e infrastrutture


Perugia – Nella schiera dei paesi e delle imprese che puntano alla creazione di “poli industriali tecnologici” entra anche l’Italia, Perugia in particolare, con l’iniziativa del gruppo Esg89. Stando all’azienda, entro settembre inizieranno l’attività le prime imprese del NEC, sigla da non confondere con l’omonimo colosso giapponese ma da interpretare come “New Economy City”.

L’ambizione è quella di fare di un’area attorno a Perugia-Ponte San Giovanni una zona ad alta concentrazione di industrie hi-tech, impegnate nella produzione di sistemi di telecomunicazione, di attività Internet, di sviluppo software, di infrastrutture per il commercio elettronico e via elencando.

La Esg89 seleziona le imprese che faranno approdare le proprie attività nel NEC, definito un “business centre, un vero e proprio contenitore di imprese” e “un unico sito” che offre “una serie di servizi indispensabili alla crescita e allo sviluppo”. Secondo l’azienda, il NEC si trova in un luogo ideale per la sua rete infrastrutturale, per il trasporto e per la logistica della produzione.

Il Gruppo ha anche spiegato che nel corso di tre anni si prevedono investimenti per 30 miliardi che comprendono la realizzazione di 10mila metri quadrati di parcheggi e zone verdi attorno a 12mila metri quadrati di uffici, magazzini e impianti. 2mila metri quadrati saranno riservati alle imprese internazionali.

Va detto che in alcuni paesi, come negli Emirati Arabi Uniti e in Malaysia, da tempo si lavora sulla realizzazione di “poli di sviluppo” capaci di attirare le imprese, fornendo loro servizi e infrastrutture anche tecnologiche all’avanguardia. Il NEC parte favorito, rispetto a questi esempi, per la collocazione italiana e per il forte sviluppo che si prevede avrà in Italia nei prossimi anni l’intero comparto tecnologico.

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Pubblicato il
1 feb 2001
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