L'ubriaco guida come chi usa il cellulare

L'ubriaco guida come chi usa il cellulare

Lo dicono ricercatori americani: che sia sotto l'influenza dell'alcool o di un telefonino, il conducente reagisce in modo assai più lento agli stimoli ambientali
Lo dicono ricercatori americani: che sia sotto l'influenza dell'alcool o di un telefonino, il conducente reagisce in modo assai più lento agli stimoli ambientali

Salt Lake City (USA) – Alcuni ricercatori statunitensi hanno pubblicato uno studio che individua una relazione tra intossicazione da alcool ed uso del cellulare nel guidare un’automobile: i conducenti ebbri mostrano eccezionali similitudini con coloro che hanno il brutto vizio di guidare col telefonino all’orecchio, un comportamento vietato dal Codice della Strada italiano e più volte associato a gravi rischi di sicurezza.

Il test, condotto su 40 soggetti in grado di guidare, ha esplorato quattro differenti categorie di guidatori: guidatori sulla soglia del livello etilico tollerato per legge, con telefonino, con impianto vivavoce e conducenti privi di qualsiasi distrazione. Il risultato è inquietante: attraverso prove al simulatore, gli scienziati hanno scoperto reazioni agli stimoli esterni mediamente più lente del 9-19% per tutti i guidatori impegnati in chiamate al cellulare.

In caso di frenata, la riduzione nei tempi di risposta degli utenti di telefonia mobile al volante è molto simile a quella di chi è leggermente ebbro: in caso di accelerazione dopo un brusco stop, i guidatori al telefono sono più lenti del 19%. Secondo gli studiosi questa tipologia di automobilisti, insieme a quella dal gomito facile, condivide il cosiddetto “coraggio da bottiglia”: l’impossibilità di comprendere la sussitenza di una sostanziale diminuzione nelle proprie capacità attenzionali. Come a dire che chi usa il telefonino dimostra un calo di consapevolezza tipico dei primissimi effetti dell’alcol.

Non solo. Una lieve intossicazione da alcool sembrerebbe avere lo stesso effetto “anestetizzante” del telefonino, che per gli scienziati rappresenta un importantissimo fattore di rischio soprattutto per gli automobilisti immersi in zone con altissima densità di traffico: l’impossibilità di focalizzare la propria attenzione sul mondo circostante, dicono, “ovatta” l’esperienza di guida ed estranea il conducente dall’ambiente esterno.

Gli studi sui livelli di attenzione dei guidatori distratti dal telefono sono sempre di più sia per esigenze di tipo amministrativo, legate alla prevenzione degli incidenti stradali, sia per le richieste delle assicurazioni.

Le compagnie di assicurazione potrebbero infatti arrivare ad inserire l’uso di un cellulare tra le varie situazioni contingenti che inficiano il valore della polizza del guidatore in caso di sinistro, si legge su alcune testate specialistiche statunitensi. A differenza dell’Unione Europea, dove l’uso dei cellulari senza auricolare o viva voce a bordo di autovetture è punito e contestato come infrazione, negli Stati Uniti moltissimi stati non hanno ancora adottato simili provvedimenti.

Tommaso Lombardi

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Pubblicato il
3 lug 2006
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