AllofMp3, parte il processo

AllofMp3, parte il processo

L'industria discografica britannica porta a casa quello che definisce un colpo gobbo: un processo per il sito russo che vende musica a prezzi stracciati. E che le major di mezzo mondo vorrebbero riuscire a far chiudere
L'industria discografica britannica porta a casa quello che definisce un colpo gobbo: un processo per il sito russo che vende musica a prezzi stracciati. E che le major di mezzo mondo vorrebbero riuscire a far chiudere

Londra – Le major ci sperano e si preparano ad inchiodare AllofMp3.com alle sue responsabilità: i discografici inglesi hanno infatti ottenuto dall’Alta Corte britannica il via libera all’apertura di un processo contro il sito russo, reso celeberrimo dall’enorme catalogo di musica in vendita e, soprattutto, dai prezzi stracciati che pratica ad utenti di tutto il Mondo.

A muoversi ed ottenere l’apertura del processo contro il sito sono quelli della British Phonografic Industry (BPI) , da lungo tempo accaniti sostenitori della necessità di imporre alle autorità russe la chiusura del sito. AllofMp3, d’altra parte, è da tempo uno dei jukebox online che ha maggiore successo proprio in territorio britannico: il 14 per cento di tutte le tracce musicali acquistate via Internet in UK vengono comprate appunto dal sito russo.

In sé non stupisce: AllofMp3 offre, tra le tante cose, anche moltissima musica di artisti britannici, musica che i soci BPI distribuiscono in tutto il mondo non solo con i mezzi tradizionali ma anche via Internet, con tutti i jukebox con cui hanno stretto accordi specifici. Dal loro punto di vista, dunque, quella di AllofMp3 è una rapina in quanto nulla di ciò che viene incassato va agli autori o ai produttori della musica né questi ultimi hanno alcun controllo su modalità di vendita e prezzi di distribuzione. Prezzi peraltro bassissimi: interi album in testa alle classifiche di mezzo mondo sono acquistabili a cifre che in qualche caso sono inferiori ad 1 euro.

“Il motivo per cui i download da AllofMp3.com sono così economici – conferma uno dei legali di BPI, Roz Groome – è che né gli artisti né i discografici vengono pagati”. Dare un’occhiata ai best seller del sito è sufficiente per rendersi conto che con una manciata di euro si può scaricare rapidamente e in buona qualità la musica di decine delle opere più gettonate del momento. Quelle stesse opere che a prezzo molto più alto sono distribuite da altri jukebox, come Apple iTunes Music Store .

Secondo Groome “questo è un passo avanti fondamentale nella nostra battaglia contro AllofMp3.com. Abbiamo spiegato con forza da tempo che questo sito è illegale e che chi lo gestisce viola la legge inglese rendendo quelle registrazioni musicali disponibili per clienti britannici senza il permesso dei detentori del diritto d’autore. Ora abbiamo l’opportunità di dimostrare in un tribunale inglese l’illegalità del sito”. BPI ha peraltro fatto sapere di non avere alcuna intenzione di denunciare o perseguire gli utenti che hanno fin qui scaricato musica da AllofMp3.com .

Quello che accadrà ora, dunque, è che un Tribunale inglese giudicherà AllofMp3.com e, viste le leggi britanniche e una solida giurisprudenza, è del tutto probabile che si giunga in tempi brevissimi ad una condanna formale del sito. BPI ha già avvertito che intende chiamare a testimoniare in aula i responsabili del sito e della “Media Services”, la società russa che lo gestisce. Che questi si presentino effettivamente in tribunale, evidentemente, è tutto un altro paio di maniche.

Così come sono tutte da definire e comprendere le possibili conseguenze di una condanna . Per gli utenti britannici che scaricano musica dal sito russo questa potrà forse suonare come un campanello di allarme in vista di future iniziative legali, mentre è assai dubbio che la sentenza inglese, una volta pronunciata, possa indurre alla chiusura il celeberrimo jukebox. BPI in realtà spera che la probabile condanna del sito consenta alle autorità britanniche di esercitare maggiori pressioni su quelle russe, sia direttamente che in sede di Organizzazione mondiale del Commercio ( WTO ).

Non sarà facile: AllofMp3 paga regolarmente le sue royalty alla “Russian Multimedia and Internet Society” (ROMS) e dispone di una licenza della “Rightholders Federation for Collective Copyright Management of Works Used Interactively” (FAIR). Ed è proprio grazie a queste licenze e accordi che in più occasioni il sito ha ribadito di operare nell’assoluta legalità e seguendo le leggi russe in materia di diritto d’autore. Dopo l’accantonamento di una prima inchiesta russa sul sito, stando a quanto riferito dai produttori occidentali di recente le autorità del paese hanno avviato una seconda indagine che, al momento, non sembra però aver creato alcun genere di problema al sito, che continua ad espandersi presso le audience Internet di tutto il Mondo.

Forse anche per questo AllofMp3.com per il momento non sembra neppure essersi accorto che il processo chiesto a giugno da BPI andrà avanti: il sito è dominato dall’ultimo giochino attirautenti, un sistema basato sui Mondiali di Calcio. Chi azzecca i risultati delle partite ottiene sconti sugli acquisti, andando così a pagare poco o niente per ogni brano che desidera scaricare.

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
5 lug 2006
Link copiato negli appunti