Roma – L’idea è partita su GenerazioneBlog ed è un “manifesto-decalogo” che attacca la Finanziaria in fase di definizione proprio in questi giorni, perché non abbastanza attenta ai “giovani” o alle “nuove generazioni”.
Il decalogo, ripreso da diversi blog, è pubblicato su un sito ad hoc dove è possibile leggerlo e sottoscriverlo. Tra i punti chiave ci sono tre righe che, se mai diventassero realtà, sarebbero destinate a sconquassare completamente l’attuale struttura di mercato delle telecomunicazioni:
Banda larga come servizio pubblico
“Collegamenti a banda larga (BROADBAND) garantiti dagli enti pubblici. Le tariffe per tali servizi (da considerarsi “di base”) saranno adeguati alle tariffe di acqua ed energia elettrica e verranno gestiti dagli enti locali”.
Altro nodo chiave del manifesto è quello che riguarda il file sharing. Si propone infatti la: “Depenalizzazione dello scambio di file in rete (file-sharing) di opere protette da copyright. Tale misura è da intendersi solo per l’uso personale di tali files” .
“Abbiamo visto la finanziaria 2006 e ci siamo accorti di essere i nuovi poveri invisibili – si legge sul sito del decalogo – Lo sapevamo già, ma ne abbiamo avuto finalmente la conferma definitiva (…) Abbiamo stilato perciò un decalogo a favore delle nuove generazioni. Sono degli spunti, nulla di più (…) Pensiamo che non ci si possa nascondere dietro la presunta difficile fattibilità tecnica di queste proposte: le soluzioni si trovano quando c’è una chiara volontà politica”.