Windows riscopre la shell a caratteri

Windows riscopre la shell a caratteri

Colmando una delle maggiori lacune di Windows nei confronti delle piattaforme Unix/Linux, Microsoft ha rilasciato una shell a caratteri con linguaggio di scripting integrato dedicata agli amministratori di Windows
Colmando una delle maggiori lacune di Windows nei confronti delle piattaforme Unix/Linux, Microsoft ha rilasciato una shell a caratteri con linguaggio di scripting integrato dedicata agli amministratori di Windows

Barcellona – Con l’avvento di Windows, e la lenta ma inesorabile morte dell’MS-DOS, Microsoft ha relegato le shell testuali ad un ruolo sempre più marginale. Oggi il colosso è però tornato sui propri passi e, ispirandosi al “nemico da battere”, ovvero le piattaforme Unix/Linux, ha messo a disposizione dei propri utenti una shell alle “vitamine”: PowerShell.

Precedentemente chiamata Microsoft Shell o MSH, e nota in codice come Monad , PowerShell è una shell con interfaccia a linea di comando che ingloba un motore di scripting basato su di un linguaggio ad oggetti simile al C#. La nuova shell poggia sulle API del framework MS.NET e permette a sistemisti e amministratori di server di accedere a funzioni di basso livello altrimenti non manipolabili per mezzo della GUI.

Grazie alle funzionalità di scripting, PowerShell consente anche di automatizzare quasi ogni aspetto di Windows , colmando tutte le lacune delle console attualmente integrate in Windows Server e di quel linguaggio di scripting, Windows Script Host , introdotto da Microsoft con Windows 98. Quest’ultimo fu il primo serio tentativo di Microsoft di implementare un layer di scripting con cui poter controllare le applicazioni: purtroppo la sua scarsa integrazione con la shell di Windows, unita alla quasi totale assenza di meccanismi di sicurezza, lo hanno reso assai più celebre tra i creatori di virus che fra gli amministratori di sistema.

PowerShell non va vista soltanto come un contentino di Microsoft ai sistemisti provenienti dal mondo Unix. Sebbene il big di Redmond abbia scelto di non includerla in Windows Vista, e questo soprattutto per motivi di tempistica, la nuova shell rappresenta un componente importante della piattaforma di management del big di Redmond: testimonianza ne è la futura integrazione in prodotti come Systems Center Operations Manager 2007, System Center Virtual Machine Manager, System Center Data Protection Manager e Windows Server Longhorn.

PowerShell è anche disponibile come software autonomo installabile sotto Windows XP SP2, Windows Server 2003 SP1 e Windows Vista (necessita del MS.NET Framework 2.0). La versione finale per i primi due sistemi operativi è già disponibile qui (anche in italiano), mentre quella per Vista è attualmente ferma alla RC2.

Oltre che sul sito di Microsoft, maggiori informazioni su PowerShell si possono trovare in questo articolo di Wikipedia.

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Pubblicato il
17 nov 2006
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