Roma – All’afa incombente si aggiungono in queste ore le soffocanti dichiarazioni di alcuni noti esperti di sicurezza relative ad internet. A causa delle frodi condotte con carta di credito, peraltro ridotte, dei furti di identità e dei problemi a mantenere i diritti di proprietà intellettuale la rete viene paragonata ad un quartiere pericoloso.
In un importante convegno che si è tenuto ad Atlanta, il direttore esecutivo di Internet Security System (ISS) Tom Noonan ha affermato che quanto avviene in rete può essere pericoloso. “Sono le prima minacce alla sicurezza nazionale che il Governo americano – ha affermato – non può affrontare da solo”.
All’incontro, organizzato dal CIAO , cioè l’Ufficio per la protezione delle infrastrutture critiche voluto dall’amministrazione Bush, è intervenuto anche l’influente ex senatore Sam Nunn, secondo cui “l’infrastruttura critica di questo paese può essere la più vulnerabile ad attacchi informatici. Questa è una sfida unica davvero, non ci sono confini nel cyberspazio”.
Altri intervenuti si sono concentrati sulla mancata formazione di professionisti all’altezza, con accuse alle università che spesso non hanno corsi di laurea specializzati in tema di sicurezza informatica.
Il problema lo ha spiegato Player Pate, portavoce di ISS, secondo cui “quando ci si connette ad internet, alla pipeline, si fa quello che attendono gli aggressori”. E Nunn ha rincarato: “Aspettare che avvenga il disastro non è una strategia”.
La rete terrorizza.