Più concorrenza tra i fornitori internet

Più concorrenza tra i fornitori internet

Come previsto, l'Autorità TLC ha stabilito l'equiparazione dei provider agli operatori telefonici nell'accesso al listino di riferimento. Equiparazione?
Come previsto, l'Autorità TLC ha stabilito l'equiparazione dei provider agli operatori telefonici nell'accesso al listino di riferimento. Equiparazione?


Roma – I provider italiani sono sempre più vicini ad una posizione di parità nell’offerta dei propri servizi internet rispetto agli operatori telefonici, almeno sulla carta. L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha annunciato, come previsto, la parificazione degli ISP agli OLO (cioé dei provider agli operatori dententori di licenza) per quanto riguarda l’accesso al listino internet.

Il provvedimento, atteso da un certo tempo, è stato annunciato da una nota diramata ieri dall’Autorità nella quale si legge che “in attuazione della legge 59/2002 (Disciplina relativa alla fornitura di servizi di accesso ad Internet) ha approvato il provvedimento riguardante i criteri di applicazione agli operatori autorizzati ai servizi di trasmissione dati e accesso a Internet (Internet Service Providers o ISP) delle condizioni economiche dell’Offerta di Riferimento”.

“In particolare – continua la nota – l’Autorità ha stabilito che, per offrire i servizi di telecomunicazioni oggetto dell’autorizzazione, gli Internet Service Providers:
1 – possono accedere all’Offerta di Interconnessione di Riferimento dell’operatore con significativo potere di mercato, ivi inclusa l’offerta dei circuiti parziali e dei servizi di fatturazione e rischio insolvenza;
2 – possono richiedere al Ministero delle Comunicazioni l’attribuzione dei diritti d’uso per le risorse di numerazione per i servizi Internet e per l’instradamento del relativo traffico”.

La decisione dell’Autorità definisce anche le modalità con cui gli ISP potranno chiedere l’attribuzione di numerazioni telefoniche.

Altre decisioni, come l’aggiornamento dell’elenco degli “operatori aventi significativo potere di mercato nel mercato dell’accesso a Internet”, sono state rinviate per attendere il parere richiesto all’Antitrust e studiare al meglio quanto pervenuto dal commissario europeo alla Concorrenza Mario Monti.

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Pubblicato il
28 giu 2002
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