Roma – Annunciata alla fine di novembre dal ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni, è nata ieri, con decreto del presidente del Consiglio dei ministri, l’attesa “cabina di regia”, cioè il Comitato per la diffusione della banda larga sul territorio nazionale .
Il comitato vede la partecipazione dei ministri delle Comunicazioni, degli Affari regionali (Linda Lanzillotta) e delle Riforme e delle Innovazioni nella Pubblica amministrazione (Luigi Nicolais). L’obiettivo, ricordato nel corso della conferenza stampa tenutasi a Palazzo Chigi, è dare la garanzia di un capillare e democratico accesso alla banda larga . Con un orizzonte temporale: l’obiettivo dovrà essere raggiunto entro la legislatura, ossia entro il 2011.
“Un traguardo semplice ma ambizioso – ha dichiarato il ministro Gentiloni – Arrivare entro la fine della legislatura alla copertura della banda larga, come servizio universale e a costi ragionevoli, in tutto il territorio nazionale”. “Una cabina di regia – ha aggiunto il ministro delle Comunicazioni – un luogo che si propone di coordinare la spinta del Paese verso un obiettivo di grande rilievo. Si parla tanto di riforme da portare avanti e l’obiettivo di diffondere la banda larga è cruciale per la modernizzazione dell’Italia”.
Al Comitato spetterà il compito di esercitare funzioni di coordinamento, monitoraggio e armonizzazione delle iniziative già in corso. In più, dovrà essere in grado di individuare e valutare esigenze e priorità di intervento per l’abbattimento delle barriere tecnologiche che si frappongono tra chi opera e l’obiettivo prefissato.
Alle attività del comitato collaborerà un pool tecnico presieduto da Paola Manacorda (ex commissario Agcom ), cui è affidato l’incarico di “ottimizzare gli interventi e le risorse pubbliche che ammontano a 1 miliardo e 100 milioni secondo un nostro primo censimento, per oltre 2 terzi disponibili su scala locale”. Risorse che dovranno essere integrate, ha sottolineato il ministro, “con quelle che le aziende interessate metteranno in campo (…) Saranno protagoniste con noi: per loro è molto importante avere un interlocutore pubblico che aiuti a facilitare problemi pratici relativi ad antenne e a permessi di scavo”.
“L’accesso alla banda larga – ha aggiunto Lanzillotta – fa parte dei diritti fondamentali perché consente il collegamento alla rete della conoscenza”. Allineato alle dichiarazioni dei colleghi anche il ministro Nicolais, che ha definito questa iniziativa un “tassello cruciale nella radicale trasformazione del sistema Italia”. E a tal proposito, il ministro Gentiloni ha concluso: “Vogliamo fare sistema, mettere insieme le risorse per creare le condizioni migliori perché il mercato possa crescere superando le strozzature e con un assetto più competitivo possibile”. Con un occhio di riguardo al mondo dei giovani, target di un progetto “ad hoc” che sarà varato in collaborazione con Giovanna Melandri, ministro delle Politiche giovanili.
Dario Bonacina