L'Egitto liberi quel blogger. Subito

L'Egitto liberi quel blogger. Subito

Un gruppo pro-diritti civili lancia un appello affinché Il Cairo rimetta in libertà un blogger arrestato per i suoi giudizi su un'importante istituzione educativa dell'Islam sunnita
Un gruppo pro-diritti civili lancia un appello affinché Il Cairo rimetta in libertà un blogger arrestato per i suoi giudizi su un'importante istituzione educativa dell'Islam sunnita

È un appello accorato alle autorità egiziane quello lanciato da Human Rights Watch , affinché il 22enne blogger Abdel Karim Nabil Suleiman, conosciuto anche con lo pseudonimo di Karim Amer, venga liberato immediatamente e prosciolto dalle accuse con cui è attualmente trattenuto dalle forze di polizia.

“Le autorità egiziane dovrebbero far cadere immediatamente tutte le accuse contro un blogger per i suoi interventi scritti online, e lasciarlo libero senza ulteriori ritardi”, si legge in una nota dell’organizzazione. Karim Amer è stato arrestato il 7 novembre scorso nella città di Alessandria, dopo aver inserito sul proprio blog interventi critici rivolti contro l’Università di Al-Azhar , la più importante istituzione dell’Islam di matrice sunnita della regione. Ora il ragazzo rischia di rimanere in galera per 9 anni.

Il blogger era già stato precedentemente arrestato nell’ottobre del 2005, dopo aver espresso condanna contro la feroce reazione del mondo mussulmano nei confronti di una messinscena teatrale considerata offensiva. Fatto simbolicamente significativo, Amer è stato arrestato lo stesso giorno in cui Reporters sans frontières ha incluso l’Egitto nella lista dei 13 nemici di Internet , proprio per le iniziative di repressione delle autorità nei confronti di esponenti della blogosfera e dei critici filo-democratici.

L’arresto di Amer è infatti solo l’ultimo di una serie ben nutrita di atti di censura per cui è diventato tristemente famoso l’Egitto negli anni recenti. La speranza di Human Rights Watch è che in questo caso le cose vadano a finire come già successo lo scorso giugno 2006, quanto le pressanti proteste internazionali portarono infine alla liberazione del famoso blogger Alaa Abd El-Fatah .

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
30 gen 2007
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