P2P, parla l'Unità Logistica Rippers

P2P, parla l'Unità Logistica Rippers

Chi sono e cosa fanno i membri di un team che ha raccontato le proprie attività divulgative in una intervista di prossima uscita su La Gazzetta del Pirata. Ecco alcuni dei passi salienti
Chi sono e cosa fanno i membri di un team che ha raccontato le proprie attività divulgative in una intervista di prossima uscita su La Gazzetta del Pirata. Ecco alcuni dei passi salienti

Unità Logistica Rippers , ULR. Ha assunto questo nome un gruppo di una 20ina di utenti esperti in ambito di ripping (compressione/rielaborazione audio/video) che ha il desiderio – come dicono loro stessi in una intervista che uscirà nei prossimi giorni su La Gazzetta del Pirata – di condividere questo lavoro, in particolare film in DivX/XviD o registrazioni da Tv e Satellite.

“Non ci occupiamo solo di rippare e sfornare materiale – spiegano alla Gazzetta – ma abbiamo sin dall’inizio allestito un’area (la Formazione Rippers) dove raccogliere guide, domande degli utenti, approfondimenti, richieste di supporto tecnico… Insomma tutto ciò che riguardi le tecniche di ripping e sia di interesse comune”.

L’idea è quella di contribuire ad una comunità, come quella di Phoenix Italia della quale come singoli e come formazione fanno parte. “Noi come ULR – raccontano alla Gazzetta – abbiamo fatto delle scelte precise che riteniamo indice di maturità e senso critico: usiamo il protocollo BitTorrent (perché lo riteniamo il più adatto per la tipologia del materiale) e desideriamo che tale materiale venga diffuso secondo certe regole ed in un certo “ambiente”, i quali vengono rappresentati da Phoenix Italia.
Ci piace pensare che chi scarica da noi sia un utenza attiva, rispettosa di quel minimo di regole etiche che ci siamo posti in quanto board P2P e pronta a sua volta a condividere materiale proprio”.

BitTorrent o Ed2K?
Perché BitTorrent e non Ed2K? “I due protocolli – sottolineano quelli di ULR – hanno vantaggi e svantaggi diversi, e non ne esiste uno migliore in assoluto; ha più senso parlarne in termini di adattabilità ad un determinato contesto: Torrent garantisce velocità, efficienza e potenzialità di controllo, Ed2k è invece più affidabile (ma più per motivi “culturali” che tecnici) nella longevità dei file e nella capacità di scovare materiale assolutamente raro. L’adesione al BitTorrent, che è stata inizialmente “naturale” e poi razionalizzata, discende dalla consapevolezza che, in relazione al tipo di materiale da noi condiviso, tale protocollo sia il più adatto: velocità ed efficienza sono infatti per noi delle priorità, mentre la rarità e la qualità del materiale dipende esclusivamente dai nostri gusti personali e dalle nostre capacità tecniche”.

Con quali strumenti avviene il ripping? “Il software ufficiale , quello che “sponsorizziamo” in quanto strumento particolarmente adatto per “rippare imparando” – spiegano – è il celeberrimo Gordian Knot (più familiarmente, GK). Per chi invece è interessato ad impostare un rip in brevissimo tempo, senza pretese di sviluppo tecnico, allora consigliamo AutoGK, il fratello minore di GK, immediato ed automatizzato”.

L’uso invece del codec XviD è una scelta di campo, perché “rispetto a DivX gode di tutti i vantaggi tipici di un progetto open source se confrontato con un corrispettivo progetto proprietario-closed”, ovvero “più prospettive di sviluppo”, “utilizzo gratuito ed illimitato”, “maggiore personalizzazione”.

La primavera del P2P
E, con gli accordi di alcune società del peer-to-peer con le major, come eDonkey, Bearshare e naturalmente BitTorrent, “è iniziato l’autunno del P2P?”, chiede la Gazzetta . “Credo – risponde uno dei membri del gruppo – che la cultura della condivisione sia invincibile; è un aspetto di cui le major dovrebbero rendersi conto, per cambiare la propria politica. Quando le grandi case produttrici, magari in accordo con governi e provider, saranno capaci di esprimere una visione che autorizzi e renda legale, chiaramente entro certi paletti, la diffusione di materiale sfruttando le attuali potenzialità tecnologiche a costi ragionevoli, allora inizierà la primavera del P2P”.

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Pubblicato il
9 feb 2007
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