Jammer antitelefonino, epidemia in Malaysia

Jammer antitelefonino, epidemia in Malaysia

Kuala Lumpur teme che conversazioni e fatti che non vanno divulgati cadano vittima delle cam e dei microfoni mobili. E decide di bloccarli
Kuala Lumpur teme che conversazioni e fatti che non vanno divulgati cadano vittima delle cam e dei microfoni mobili. E decide di bloccarli

Kuala Lumpur – Una piccola notizia pubblicata dallo Star Online informa di un cambio di rotta epocale in Malaysia, paese che da anni spinge per la diffusione della tecnologia che ora decide di bloccare , almeno in parte.

A preoccupare il governo malese è infatti l’enorme diffusione di telefonini dotati di cam, capaci di catturare immagini e audio al di fuori di un controllo che il regime tenta di mantenere ad ogni costo anche nell’era digitale: smartphone che ora, nella capitale, saranno ostacolati da phone jammer , dispositivi che bloccano la comunicazione e che sono già stati installati in alcune aree della città.

un anti-telefonino Oltre ai jammer (foto a lato), apparecchi utilizzati ormai in molti paesi , in numerose aree vige il divieto di utilizzo di telefonini o PDA . Le aree interessate sono luoghi di riunione ufficiali, edifici amministrativi ed altre “location” definite “zone di sicurezza dell’informazione”.

Secondo il sottosegretario Mohamed Sidek Hassan, i nuovi dispositivi mobili rappresentano un “rischio spionaggio”. A suo dire “l’assenza di un controllo su questi dispositivi e una protezione dal loro abuso, può portare ad implicazioni negative per l’economia, la sicurezza, la funzionalità e l’immagine del Governo del paese”.

Sidek non nega che l’utilizzo dei telefonini sia ormai indispensabile anche in ambito governativo, ma sottolinea che la loro diffusione “ha serie implicazioni sul fronte della sicurezza. Di questi dispositivi si può abusare per raccogliere o persino trasmettere informazioni, inclusi dati o immagini digitali senza autorizzazione”.

Come conseguenza di una circolare ufficiale diramata alle agenzie governative, riunioni e meeting dovranno aprirsi con l’esplicito avvertimento ai partecipanti di non registrare audio o video per non violare le regole della riservatezza.

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Pubblicato il
17 apr 2007
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