Nel prossimo futuro, i testi visualizzati sui monitor di mezzo mondo potrebbero assumere l’aspetto di certi componimenti poetici: frammentati in segmenti, enfatizzati da colori e caratteri non ordinari, quasi fossero poemi avanguardisti. Il tutto in nome della leggibilità .
Presentata ufficialmente al Digital Book 2007 di New York, segnalata da Venture Beat , questa è la proposta di Walker Reading Technologies . Dopo anni di indagini riguardo alle dinamiche della lettura, sono stati sviluppati Live Ink e il convertitore ClipRead , basati su un algoritmo capace di formattare i testi in modo da scoraggiare i cali di attenzione e favorire la comprensione e la memorizzazione, riducendo al minimo la fatica di scorrere un testo visualizzato sullo schermo.
La vista dell’uomo, si legge nel documento di Walker Reading Technologies , focalizza gli elementi compresi in un cerchio: l’uomo, con uno “sguardo” ad un testo, riesce a percepire una quindicina di caratteri non disposti su una linea ma compresi in un’area circolare. Affrontare un testo scritto è come guardare attraverso una cannuccia: si visualizzano caratteri inutili , quelli compresi nelle linee di testo superiori e inferiori rispetto alla stringa di testo che si cerca di focalizzare, distraenti quindi ai fini di una lettura che procede linearmente.
L’algoritmo Live Ink si propone dunque di spezzare il testo in segmenti brevi , che possano essere catturati e assimilati in un solo “colpo d’occhio”, in modo da non costringere il lettore a scorrere una linea di testo orizzontale che percorre l’intera pagina, che necessita di essere “filtrata” dalla linea che la segue e dalla linea che la precede, entrambe presenti nel campo visivo (vedi esempio ). I brevi blocchi di testo generati da Live Ink sono inoltre indentati a cascata , in modo da guidare e accompagnare una lettura fatta di “sguardi” che scorrono fluidi in verticale, senza che l’occhio debba interrompere il suo movimento per tornare al margine della pagina.
L’algoritmo Live Ink promette inoltre di facilitare le operazioni cognitive che l’uomo deve mettere in atto per affrontare la lettura e la comprensione di periodi complessi: la formattazione operata da Live Ink spezza la struttura dei periodi in maniera significativa rispetto alla gerarchia sintattica e mette in evidenza le parole e i sintagmi che sostengono il testo. In questo modo si facilita la comprensione e la memorizzazione dei contenuti di proposizioni nidificate, alleggerendo il compito della memoria a breve termine e rendendo più immediati l’archiviazione e il recupero nella memoria a lungo termine; rendendo espliciti visivamente quegli schemi che i lettori abituali, consapevoli della ricorrenza delle strutture dei periodi, sono in grado di riconoscere nei paragrafi tradizionali in maniera pressoché automatica.
Se Live Ink raccoglie l’ apprezzamento di alcuni netizen , desiderosi di implementarlo per formattare il proprio blog e renderlo sempre più simile ad un testo di e.e. cummings , se già negli scorsi anni erano stati stretti accordi con Holt Rinehart and Wilson , leader nel mercato dei libri di testo per l’educazione, non mancano le osservazioni critiche a questi ultimi update tecnologici.
C’è chi , su Slashdot , sostiene che per sortire lo stesso effetto offerto dalla formattazione di Live Ink basti aumentare l’interlinea e utilizzare caratteri con grazie e di dimensioni maggiori, senza rischiare di spezzare il fluire delle proposizioni, rendendolo sincopato, singhiozzante. Live Ink, inoltre, con l’enfasi attribuita alle parole che reggono la proposizione, rischia di snaturare il testo, connotandolo.
È possibile obiettare che Live Ink tenda a costringere il lettore ad un’assimilazione del testo lineare, che procede parola per parola, a fronte di tecniche di lettura veloce che prevedono un più immediato parsing , una scansione dei paragrafi alla ricerca del significato globale del testo.
I test effettuati su Live Ink sembrano però dissipare ogni dubbio: questo tipo di formattazione migliora la comprensione e l’assimilazione dei testi, risulta utile a coloro che affrontano la lettura in una lingua diversa dalla propria. Gli sviluppatori di Live Ink prospettano un futuro di successo nell’ambito dei testi online e degli e-book, che non pongono problemi di spazio, né di costi proporzionali alla mole del testo.
Il testo, sullo schermo, potrebbe quindi assumere la forma di un volumen elettronico: sviluppato verticalmente, andrebbe incontro allo stesso handicap di maneggevolezza che ha indotto la transizione dai testi che si disvolgevano in “rotoli” al codex , il testo da sfogliare. A meno che non si sviluppi un adeguato sistema per lo scrolling, che eviti ai lettori di anchilosarsi dita e polsi.
Gaia Bottà