Manhunt 2 non sarà venduto in UK

Manhunt 2 non sarà venduto in UK

Il divieto non colpisce solo i minori: anche agli adulti britannici sarà impedito procurarsi all'interno dei confini nazionali una copia del sequel di un celeberrimo e controverso videogioco
Il divieto non colpisce solo i minori: anche agli adulti britannici sarà impedito procurarsi all'interno dei confini nazionali una copia del sequel di un celeberrimo e controverso videogioco

Londra – Si riempiono le vele della censura nel Regno Unito, dove si è deciso nelle scorse ore che il videogame noto come Manhunt 2 non potrà essere venduto all’interno del paese, con un divieto di importazione e distribuzione che colpisce tutti gli operatori del settore.

A decidere la censura totale del titolo, che colpisce tutti i cittadini senza distinzione di età, è stata la potente British Board of Film Classification – BBFC secondo cui il gioco è denso di “sadismo casuale” e “violenza immotivata” ed è focalizzato “sul ripetersi ossessivo di brutali uccisioni”. A detta degli esperti della Board, Manhunt 2 , titolo di punta di Rockstar Games , che era atteso per il lancio nei prossimi giorni, “incoraggia costantemente l’assassinio”.

Un gioco pericoloso insomma, spiegano alla BBC , secondo cui la release del videogioco potrebbe tradursi in rischi per la popolazione . Un’affermazione che si spiega con il fatto che il primo Manhunt , peraltro censurato in Australia , sia stato considerato da certi media inglesi l’elemento scatenante di un fatto di cronaca nera, un omicidio avvenuto nel 2004 ad opera di un ragazzo di 17 anni.

Secondo la Board, “il focalizzarsi del gioco continuamente e senza posa su omicidi e violenze brutali e la pressoché totale assenza di altri elementi di soddisfazione per il giocatore, uniti ad un contesto narrativo diverso, differenziano questo gioco dal primo Manhunt”. Il nuovo titolo di Rockstar, dunque, sarebbe ancora peggio del primo e, dunque, intollerabile, persino per un videogamer adulto.

A questo punto, come riporta il Guardian , la decisione della Board potrà essere contestata entro le prossime sei settimane dal produttore del videogame, se deciderà di presentare appello. Una decisione probabile, se si pensa che quando la Board nel 1997 decise di bloccare il chiacchieratissimo Carmageddon , proprio in appello il gioco fu “assolto” e venne distribuito sul mercato.

Qui sotto il trailer del videogame:

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Pubblicato il
20 giu 2007
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