Lindon (USA) – Tre anni e mezzo dopo aver lanciato il proprio attacco legale a Linux , SCO Group ha avviato le procedure per il Chapter 11 , sorta di amministrazione controllata con cui l’azienda spera di scongiurare la bancarotta e riassestare i conti.
“Il Consiglio di Amministrazione di SCO Group ha unanimemente deciso di avviare una riorganizzazione in regime di Chapter 11 nell’interesse a lungo termine di SCO e delle sue sussidiarie, ed in quello dei suoi clienti, azionisti e dipendenti”, si legge in un comunicato diffuso venerdì dalla società.
SCO Group ha fatto sapere che durante l’amministrazione controllata porterà avanti tutte le sue consuete attività di business, e continuerà a fornire ai propri clienti servizi e assistenza . In questo stesso periodo, in cui l’operato dei manager della società sarà supervisionato da un tribunale, SCO spera di pagare tutti i debiti attraverso i profitti futuri, preservando nel frattempo il proprio patrimonio.
Sebbene la crisi economica di SCO abbia radici lontane, è indubbio che i costi legati alle cause abbiano influito non poco sui bilanci dell’azienda . Il noto blog Groklaw.net riporta che tra i maggiori creditori dell’azienda vi sono la società di gestione documentale Amici e lo studio legale Boies Schiller & Flexner. A seguire si trovano Microsoft, Sun, Intel, Fujitsu e HP.
La guerra legale contro IBM e Linux non ha mai preso la piega sperata da SCO, ma per l’azienda guidata da Darl McBride la batosta più grande è arrivata lo scorso mese , quando il giudice distrettuale Dale A. Kimball ha sentenziato che è Novell , e non SCO, a possedere i copyright su Unix e UnixWare . Una seconda udienza dovrà ora stabilire l’entità delle royalty che SCO deve a Novell per i contratti di licenza di Unix venduti in passato a Microsoft e Sun.
La decisione del giudice Kimball potrebbe rivelarsi di cruciale importanza anche per le altre cause relative a Linux, inclusa quella con IBM: la questione copyright è infatti uno dei pilastri portanti del castello accusatorio di SCO.
Nell’ultimo mese il valore azionario di SCO è letteralmente crollato , con un’ulteriore flessione (-43%) registrata nella serata di venerdì, dopo l’annuncio del Chapter 11.