Hacking, net art, convegni, workshop, birra, studi e test sul campo: il grande incontro dell’intelligenza collettiva alternativa ed antagonista, hacker per definizione, è ormai alle porte. Firenze, Milano, Roma, Catania, Bologna, Torino, Genova, Napoli: negli anni l’italianissimo Hackmeeting non solo ha fatto il giro d’Italia ma ha anche raccolto interesse e partecipazione sempre crescente dall’estero.
Quest’anno si terrà a Pisa , tra pochi giorni, a partire da venerdì 28 fino a domenica 30, ma chi è interessato è bene che prenda armi e bagagli e si rechi subito al centro sociale Rebeldia in via Battisti 51/633, non lontano dalla stazione centrale di Pisa: si tratta come sempre di un evento autogestito e autofinanziato, ad accesso gratuito: ogni aiuto è prezioso e la partecipazione all’organizzazione è graditissima da tutti.
Che hackit_07 non sia soltanto un raduno di appassionati di informatica e tecnologia è nella storia dell’Hackmeeting e nel suo manifesto nel quale si afferma, tra l’altro: “Il nostro essere hacker si mostra nella quotidianità, anche quando non usiamo i computer, si mostra quando ci battiamo per far cambiare le cose che non ci piacciono, come l’informazione falsa ed imposta, come l’utilizzo di tecnologie non accessibili e costose, come il dover recepire informazioni senza alcuna interattività e il dover subire da spettatori l’introduzione di tecnologie repressive e censorie. Siamo sinceramente spaventati dalla velocità con la quale la tecnologia viene legata a doppio filo al controllo sociale, alle imprese belliche, ad una malsana e schizofrenica paura del proprio simile: il nostro approccio è diametralmente opposto “.
Un’affermazione di principio che si traduce nell’Hackmeeting e nella partecipazione all’evento di una congerie di individualità, associazionismo e organizzazioni che fanno di queste pratiche la propria quotidianità. Intelligenze che affrontano la tecnologia con una visione critica. “Da 10 anni ormai – spiegano – ci incontriamo annualmente in una tre giorni di seminari, scambi di idee, dibattiti, apprendimento collettivo, feste e giochi (…) L’intero evento e tutta l’organizzazione tecnico/logistica sono autogestiti e autofinanziati dalle comunità digitali (e non) e da tutte le singole individualità che intendono contribuire alla discussione. Non abbiamo sponsor né etichette, né ne vogliamo”.
Hackit_07, come gli eventi che lo hanno preceduto in questo decennio, non nasce per caso, è il frutto di una costante elaborazione, condivisa dai tanti che partecipano alla mailing list dedicata (hackmeeting@inventati.org).
Al via dunque, seminari e dibattiti, aperti al pubblico e gratuiti, in cui si parlerà di tecnica ma anche di politica . Come conferma uno spot radiofonico : “Porteremo avanti il discorso sui diritti digitali, sulla scelta del software libero, l’opposizione alla logica dei brevetti e del copyright tradizionale, la costruzione di server autogestiti, lo studio e la sperimentazione di fonti energetiche pulite, i risvolti dell’uso sociale delle tecnologie e dell’incontro tra tecnologie e sessualità, i problemi legati al lavoro in campo informatico, l’autodifesa della propria privacy, lo studio dei dispositivi di controllo e di sorveglianza, la resistenza alla censura”.
Sul sito ufficiale di hackit_07 si trova già un ricco elenco dei seminari in programma nel weekend, che prendono il via dalle 11 del mattino e che sono naturalmente aperti a tutti. Disponibili anche le FAQ e tutto ciò che serve sapere per contribuire ad Hackmeeting e partecipare ad hackit_07 :