I robot open source piacciono

I robot open source piacciono

Nella Silicon Valley si lavora su piattaforme standard per accelerare lo sviluppo di tutto il settore della robotica. C'è dentro un nome eccellente della scuderia di Google e tanta ricerca
Nella Silicon Valley si lavora su piattaforme standard per accelerare lo sviluppo di tutto il settore della robotica. C'è dentro un nome eccellente della scuderia di Google e tanta ricerca

San Francisco – Dietro l’inconsueto nome di Willow Garage , società con base a Menlo Park, California, potrebbe celarsi una delle più interessanti iniziative in fatto di robotica applicata, veicoli autonomi e robot personal-assistant degli ultimi tempi. Fondata tempo addietro dal veterano di Google Scott Hassan e finanziata con capitali privati, la società ha l’ambizioso obiettivo di proporre piattaforme robotiche standard , grazie alle quali gli sviluppatori potranno procedere più velocemente nella creazione di nuovi prodotti.

La caratteristica peculiare di Willow Garage è il suo non dipendere da logiche esclusivamente commerciali : nei laboratori californiani si pensa principalmente alla tecnologia, all’hardware e soprattutto al software dei robot di nuova generazione. “Il nostro modello è lavorare come un progetto di ricerca, e se qualcuno traccia i grafici per un prodotto, creeremo una società esterna per commercializzarlo” dice Steve Cousins, CEO della società con un passato come dirigente in IBM.

Un think thank robotico che vuole lavorare per il progresso del settore, con forti connessioni con gli ambienti universitari della ricerca: a tal proposito la società ha donato la somma non indifferente di 850mila dollari al laboratorio di Scienze Informatiche della Stanford University , anch’esso al lavoro per lo sviluppo di piattaforme software per robot personali, e che come Willow Garage intende rendere disponibili al pubblico le tecnologie sviluppate sotto forma di materiale open source .

Dai laboratori di Stanford arrivano anche due dei dipendenti della società, studenti dell’università suddetta e creatori di PR1 , prototipo di robot personale dotato di software standardizzato. PR2 , evoluzione diretta di PR1, è appunto uno dei progetti a cui Willow Garage sta attualmente dedicando le proprie risorse umane e finanziarie.

Chi agisca come leva economica di Willow Garage non è indicato con particolare evidenza, tuttavia è ipotizzabile che a foraggiare la società sia proprio il fondatore Scott Hassan, che nel 2000 ha guadagnato 412 milioni di dollari vendendo la piattaforma di gestione di mailing list eGroups a Yahoo!. Oltre ai robot personali, capaci di portare a compimento le faccende domestiche e liberare i proprietari dalle incombenze più fastidiose, Willow Garage pensa anche ai veicoli autonomi .

È stato ad esempio sviluppato un software per un’automobile che si guida da sola , testato ad oggi anche su un modello Escape Hybrid di Ford, e i ricercatori sono al lavoro per creare una imbarcazione autosufficiente in grado di navigare in autonomia e di alimentarsi per mezzo dell’energia solare. “Una soluzione che cambia le carte in tavola per quello che è possibile fare nella ricerca oceanica”, dice a riguardo David Meyers, ex-capitano della marina e attuale dirigente di un programma specifico per la società californiana.

Open source, piattaforme condivise e vocazione alla ricerca come obiettivo principale, queste le qualità che Willow Garage mette in gioco. “Vogliamo che le persone siano in grado di condividere idee per una piattaforma robotica comune – ha dichiarato un esponente del team al lavoro sul robot personale PR2 – Pensiamo che il campo progredirà più velocemente in questo modo”.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
25 ott 2007
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