Un robot sui mari. A caccia di pirati

Un robot sui mari. A caccia di pirati

La marina USA adotta alta tecnologia robotizzata per assaltare le imbarcazioni pirata. Il mezzo si guida da solo, invia filmati alla base e all'occorrenza spara. I Barbanera delle coste africane sono avvisati
La marina USA adotta alta tecnologia robotizzata per assaltare le imbarcazioni pirata. Il mezzo si guida da solo, invia filmati alla base e all'occorrenza spara. I Barbanera delle coste africane sono avvisati

Gli emuli di Barbanera che scorrazzano intorno al Corno d’Africa dovranno presto fronteggiare un nuovo nemico hi-tech : Protector , Unmanned Surface Vehicle (USV) sotto test da parte della U.S. Navy già dall’anno scorso, racchiude un concentrato di tecnologia robotica, deterrente per quanti sono ancora adusi, in epoca di pirati informatici, alla pirateria vecchio stile condotta sui sette mari.

Il robocoso Il vascello – lungo più di 9 metri – è completamente autonomo, ma può essere controllato in remoto sia da mare che dalla costa (vedi video qui sotto). Costruito originariamente in Israele, il mezzo è stato pesantemente modificato dai principali contractor della difesa americana ( RAFAEL , BAE Systems e Lockheed Martin ), che gli hanno aggiunto tutto il necessario perché divenisse uno strumento da battaglia, oltre che da pattugliamento .

La nuova arma della Marina è la versione militare di un vascello identico pensato per scopi civili, costruito dalla società Rayglass Boats in Nuova Zelanda, un luogo che come sanno gli appassionati della America ‘s Cup è ben fornito di porti e coste dove mettere alla prova l’imbarcazione.

Come ben esemplifica il PDF illustrativo di RAFAEL, Protector monta un propulsore jet alimentato a diesel, il sistema di fuoco a corto raggio stabilizzato Typhoon , una torretta multi-sensore dotata di camera CCD per monitorare le acque e prendere la mira per le armi , un proiettore, un microfono per eventuali avvertimenti, la possibilità di ricevere un feedback video o dati e un dispositivo di navigazione a mezzo Radar/GPS/ INS-Gyro .

I nemici designati di Protector sono i pirati somali, che generalmente veleggiano su uno dei sette mari a bordo di imbarcazioni da 6-9 metri – quindi di dimensioni inferiori rispetto all’USV – tipiche dei pescatori. Sono nondimeno pesantemente armati con RPG e fucili mitragliatori AK , e usano questo loro potere di fuoco per cingere d’assedio le navi mercantili e costringerle alla resa . Senza cannoni, ma in maniera non molto dissimile ai vecchi metodi dei protagonisti della Golden Age dei pirati caraibici .

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
5 nov 2007
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