CASH Music: i Radiohead fanno scuola

CASH Music: i Radiohead fanno scuola

Una celebre cantautrice statunitense abbandona le major e si mette in proprio. Rilasciando canzoni con licenza Creative Commons e un guizzo di genio. Chiedendo anche il supporto dei suoi fan
Una celebre cantautrice statunitense abbandona le major e si mette in proprio. Rilasciando canzoni con licenza Creative Commons e un guizzo di genio. Chiedendo anche il supporto dei suoi fan

Dopo aver lungamente riflettuto sulle condizioni attuali del business musicale, la voce delle Throwing Muses e cantautrice acustica Kristin Hersh ha deciso di darci un taglio con le etichette e di provarci da sola: ha fondato CASH Music ( Coalition for Artists and Stake Holders ) e ora punta ad un modello di distribuzione simile a quello utilizzato dai Radiohead per la loro ultima fatica . È già online una prima canzone, Slippershell , rilasciata con licenza Creative Commons e liberamente scaricabile.

La copertina del primo singolo rilasciato da Kristin Hersh sotto licenza CC per CASH Music Per Kristin , l’epoca della musica sola lettura è finita: “L’arte è per sua natura una conversazione. Vorrei che la trasformassimo in una comunità”. Per farlo, occorre dare alla musica una valenza di lettura-scrittura : questo significa inserire dei commenti ai brani musicali presentati, ma anche offrire il proprio contributo attraverso creazioni originali.

Cosa fare dipende dalla propria ispirazione: “disegnare qualcosa, scrivere un saggio, rielaborare o persino incidere delle cover del brano”. A disposizione c’è tutto, dalla musica in versione MP3 al testo, dalla copertina del “singolo” fino ai sorgenti della canzone da editare in ambiente Pro Tools. Tutto pronto ad essere scaricato .

“Siamo tutti coinvolti. Siamo tutti qui per costruire una relazione produttiva. Forse ci aiuterà a pensare a questa relazione come una conversazione”. Nelle intenzioni di Kristin c’è la voglia di riavvicinare il pubblico ai cantautori, il produttore al consumatore. Instaurare un dialogo fatto di un brano e di una incisione al mese, girato alla comunità per essere ascoltato e condiviso con tutti, in perfetto stile Creative Commons .

Kristin ha anche pensato all’aspetto economico : chiunque può scegliere se ascoltare la sua musica gratis o sostenendo gli sforzi dell’artista e la sua carriera. Con una donazione una tantum, oppure con un contributo più sostanzioso: 40 dollari all’anno, 120 dollari all’anno e poi su fino a 500, 1.000 e 5.000 dollari per avere diritto persino a comparire come Produttore Esecutivo nel suo prossimo album.

Per finire, Kristin ci piazza pure una frase pronta a diventare aforisma da signature: “Non ci interessa tenere la musica in ostaggio, la musica deve essere libera”.

Luca Annunziata

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
29 nov 2007
Link copiato negli appunti